Che fine ha fatto il tanto atteso quanto invocato Svincolo di Scopoli? Si potrebbe dire che per ora…è rimandato a settembre.
Dell’opera, infatti, se ne riparlerà con concretezza soltanto dopo l’estate, anche se – nel frattempo – l’iter per la realizzazione è stato sbloccato grazie all’interessamento degli onorevoli umbri Virginio Caparvi della Lega e Filippo Gallinella del Movimento Cinque Stelle, che dopo mesi e mesi di assordante silenzion da parte di istituzioni ed enti competenti sono andati all’Anas per un incontro diretto con l’ingegner Altamura, responsabile dei rapporti con il Parlamento.
Con il Governo Gentiloni, la Regione dell’Umbria era riuscita a far inserire lo Svincolo di Scopoli tre la opere strategiche necessarie nell’ambito della rinascita viaria post terremoto Centro Italia. Unica ed ultima soluzione per non perdere definitivamente le speranze. Dalla caduta del Governo Gentiloni alla fase elettorale, alla definizione del nuovo Governo Conte, tutto è rimasto fuori dai riflettori.
Sino all’ennesima protesta del Comitato Pro Svincolo, a riaccendere i riflettori ci hanno quindi pensato – come detto – Caparvi e Gallinella.
L’esito dell’incontro si potrebbe definire abbastanza soddisfacente, ma di fatto si dovrà attendere l’estate per entrare nel concreto.
“L’Anas considera lo Svincolo di Scopoli nell’ambito degli interventi per la riqualificazione ed il potenziamento dell’intero asse viario della Foligno – Civitanova Marche – spiega il deputato leghista Caparvi – e in quest’ottica ci sono anche altri progetti da realizzare. C’è poi da considerare che nell’ambito dell’intero cratere del terremoto Centro Italia, la Val di Chienti, essendo nuova e non avendo subito grandi danni non viene considerata come prioritaria, come ad esempio la Salaria, pur rientrando nel progetto complessivo di recupero post sisma delle tredici arterie afferenti”.
In buona sostanza, lo Svincolo di Scopoli non è una priorità assoluta e tra l’altro – fanno sapere Caparvi e Gallinella in una nota congiunta – “per l’opera esiste solo una presa d’atto degli uffici sulla base della richiesta inoltrata della Regione dell’Umbria ma – sottolineano – non c’è ancora un progetto di riqualificazione pronto”.
“Abbiamo presentanto all’ingegner Soccodato la necessità di accellerare in tal senso – aggiungono Caparvi e Gallinella – in quanto riteniamo l’opera strategica per il territorio e abbiamo ricevuto da parte dell’Anas l’impegno a realizzare, entro la fine del mese di settembre, il piano di fattibilità per il potenziamento della Ss 77, con la previsione dello Svincolo di Scopoli”.
I due parlamentari umbri hanno già messo in agenda un incontro per fare nuovamente il punto della situazione.
In buona sostanza, la Regione dell’Umbria era riuscita ad inserire lo Svincolo di Scopoli nell’ambito del pacchetto ricostruzione e nell’amito del potenzialmento della Val di Chienti, ma resta ancora da fare la progettazione e metterci sopra le risorse.
“Sul finanziamento non ci dovrebbero essere grandi problemi – commenta Caparvi – una volta stanzianti i due miliardi complessivi e considerandone l’utilità strategica per l’Umbria”.