E’ davvero una sorta di ‘telenovela’ senza fine, quella dello Svincolo di Scopoli che ormai da quattro anni tiene banco nella vita politico istituzionale cittadina, regione e nazionale.
A riaccendere i riflettori sulla questione, l’appello lanciato in pieno clima ferragostano dall’assessore umbro alle Infrastrutture Chianella, che ha scritto alla società Quadrilatero per reclamare come prioritarie due opere: il semisvincolo di Scopoli, per l’appunto, ed la variante sud di Foligno, ovvero il collegamento dell’area ospedaliera con l’imbocco della nuova Val di Chienti.
A replicare è ora lo stesso amministratore unico della Quadrilatero, Guido Perosino, sottolineando come “tutte le opere finanziate sono state finanziate o sono in fase di realizzazione. Se una o più opere, ad oggi, sono ancora sulla carta perché da finanziare – sottolinea a Tuttoggi.info – o definite non prioritarie, non è stata ovviamente una scelta della società, che invece è nata proprio con lo scopo di farle”.
La patata bollente viene quindi respinta dalla Quadrilatero e rigettata da Perosino nel campo della politica e delle istituzioni competenti.
“L’impegno per lo Svincolo di Scopoli è noto – prosegue l’amministratore unico – il progetto è stato modificato più volte, a valle di numerosissimi incontri tecnici con le autorità preposte, è stato infine definanziato, pur rimanendo tra le opere previste. E’ del tutto evidente – rilancia Perosino – che fino a che non si individuano le coperture, il nuovo codice sugli appalti non ci consente neppure un ulteriore approccio progettuale”.
In buona sostanza: lo Svincolo di Scopoli sarebbe, ed è ancora considerato un’opera prioritaria, ma è stato definanziato, un modo burocratico per dire che i finanziamenti sono stati dirottati altrove.
Il fatto è che servirebbe approntare un nuovo progetto ma paradossalmente se non ci sono gli stanziamenti non si può mettere mano a nulla. C’è però ancora una possibilità.
“La legge di stabilità 2018 ha individuato nuove importanti risorse, sarà dunque competenza delle autorità preposte – rileva Perosino – indicare le priorità ed in questo Quadrilatero è disponibile a fare la propria parte, sempre ne rispetto dei ruoli e delle competenze”.
Sulla stessa lunghezza d’onda c’è Filippo Gallinella, parlamentare umbro del Movimento Cinque Stelle che insieme Virginio Caparvi della Lega aveva incontrato i vertici Anas proprio per fare il punto della situazione sullo Svincolo di Scopoli.
“E’ curioso vedere come anziché scrivere a se stesso, in qualità di decisore e di referente politico, l’assessore Chianella scriva ad una società pubblica di progetto, che ha il solo scopo di realizzare le opere che il decisore, appunto, ha a suo tempo programmato e in parte finanziato, senza invece occuparsi, in modo fattuale, dell’effettiva possibilità che tutte le opere previste vengano realizzate”.
Questa la stoccata dell’onorevole grillino all’assessore umbro Chianella.
La verità, ricorda Gallinella è che la Regione avrebbe dovuto fare pressing “verso il Governo che aveva definanziato e messo in secondo piano l’esecuzione dello svincolo, salvo poi rinviare la popolazione interessata a vaghe promesse, fatte proprio alla Regione ormai due anni orsono, e proprio dopo la bocciatura del progetto da parte del Ministero dei beni ambientali e culturali”.
Coi colleghi sul territorio – prosegue Gallinella – ci siamo occupati della questione in modo approfondito, l’abbiamo seguita nei minimi particolari e nelle passate settimane abbiamo avuto nuovi incontri, per capire come sbloccare questa situazione, che si è fatta ormai ridicola.
“Il 24 agosto 2016 il terremoto del Centro Italia ha reso quello svincolo essenziale ai collegamenti da, e verso la Valnerina, purtroppo nell’emergenza, quella porta verso le montagne martoriate non era disponibile, così come ancora non lo è oggi, nella fase della ricostruzione.
Le nostre voci, e quelle della popolazione, raccolte solo dal sindaco di Foligno – sottolinea il deputato pentastellato – portarono la Regione a muoversi con il Ministro Delrio. Venne diffusa la notizia di una solenne promessa circa il finanziamento dell’opera, con i soldi messi a disposizione di Anas per il potenziamento della viabilità verso e dal cratere sismico. Ennesimo impegno non mantenuto – rimarca – se ne è poi occupata la Regione? C’è stato un seguito?”
Insieme al collega On. Caparvi della Lega, me ne sono occupato molto di recente, per venire a conoscenza del fatto che le risorse promesse su quel capitolo proprio non c’erano.
La legge di stabilità ha messo a disposizione di Anas, e quindi della Quadrilatero, 160 milioni di euro in cinque anni. Una risorsa enorme, specie se comparata al fabbisogno necessario a realizzare lo svincolo di Scopoli, valutato in meno di dieci milioni di euro – spiega Gallinella – dunque ora finanziabile, a partire da un nuovo progetto, che possa rispondere alle richieste di salvaguardia ambientale e paesaggistica approvabili dal Mibac.
“Per questo motivo oggi, a nome di questo territorio – scrive Gallinella al Ministro delle Infrastrutture, Toninelli – mi rivolgo a te, e al Ministero che governi, perchè sia portato al più presto all’approvazione del CIPE il finanziamento necessario alla realizzazione dello svincolo di Scopoli/Valmenotre che potrà dunque tornare, questa volta realisticamente, all’attenzione della Quadrilatero per la relativa ri-progettazione, le dovute autorizzazioni e l’approvazione di un concreto cronoprogramma, che dia ai cittadini i termini precisi della costruzione di questa piccola ma importantissima opera stradale, che evita l’isolamento di una comunità e apre un collegamento essenziale per le zone sismiche del cratere.
Finalmente l’indicazione del 2015 del nostro gruppo folignate potrà passare dall’essere una proposta di soluzione mai tenuta in considerazione, a una realistica possibilità di fare.
Insomma, oggi come oggi, per fare lo Svincolo di Scopoli, non ci sono nemmeno i soldi per le opere infrastrutturali del post terremoto, come invece annunciato mesi fa.
Ma la soluzione proposta dai grillini, di unosemisvincolo con un sola rampa in uscita, non piace nè alla popolazione ne al Comune di Foligno.
L’amministrazione comunale, da parte sua, non osteggia l’iniziativa dei grillini per una soluzione positiva della vicenda a livello nazionale, pur ribadendo la netta contrarietà al progetto presentato dal Movimento cinque stelle che prevede una sola rampa, così come stabilito nella delibera consiliare dell’ottobre 2015
“Lo Svincolo di Scopoli deve essere realizzato con una rampa in entrata ed una in uscita, è il minimo che si possa fare, abbiamo già dovuto rinunciare al progetto a quadrifoglio – incalza Alessio Fiacco, portavoce del Comitato – e non intendiamo rinunciare a quanto ci è stato sempre promesso e assicurato. Restiamo contrati alla proposta di chiedere la realizzazione di una sola rampa in uscita – ribadisce Fiacco – e siamo pronti a tornare in Parlamento per parlare con chiunque possa e voglia darci una mano concreta”.
Fiacco inoltre, vista la crescente confusione ed il continuo rimpallo di responsabilità e compentenze, invita il sindaco Mismetti a chiamare tutti i soggetti coinvolti intorno ad un tavolo per affrontare la questione una volta per tutte senza barriere politiche ed istituzionali.
Se da un lato l’assessore Chianella chiama in causa la Quadrilatero, la Quadrilatero le istituzioni interessate, i parlamentari il Ministero delle Infrastrutture e l’Anas, ecco che sull’argomento interviene anche il consigliere regionale del Partito Democratico, Giacomo Leonelli chiedendo che la vicenda venga discussa nella prima seduta consigliare alla ripresa dei lavori dopo le ferie estive.
A tal proposito, Leonelli ha anche presentato un’interrogazione “per fare chiarezza su un intervento chiesto a gran voce dalle istituzioni e dagli abitanti del territorio”.
In una nota, Leonelli dichiara di “voler fare definitiva chiarezza dopo la risposta di Anas all’assessore Chianella che pone criticità sul finanziamento dell’opera”. Nell’interrogazione si chiede espressamente di “conoscere ed approfondire eventuali aggiornamenti riguardo la progettazione e la realizzazione dell’infrastruttura, successivamente alla quale, si è poi sviluppato un dibattito tra l’assessore regionale ed Anas che lascia profili di incertezza”.
“La discussione in Aula della mia interrogazione – prosegue Leonelli – sarà anche l’occasione per fare chiarezza su un intervento chiesto da tempo a gran voce sia dagli abitanti del territorio che dall’Assemblea Legislativa dell’Umbria, rassicurati dal fatto che l’opera era stata inserita dal Governo Gentiloni nell’ambito degli interventi a carattere strategico volti a migliorare i collegamenti dell’area colpita dal sisma, anche a seguito di una mia mozione approvata dall’aula nell’autunno 2015″.
Fondi che però, stando al deputato Gallinella non sarebbero più disponibili.
Modificato alle 21:26