E’ di quasi 3 milioni di euro lo stanziamento assegnato al Comune di Città di Castello per il primo anno della programmazione triennale 2017-2019, finalizzata allo sviluppo dei servizi per l’infanzia e alla gestione delle attività di formazione del personale educativo.
Si è infatti completato il quadro delle risorse che saranno erogate in Umbria dal Ministero dell’Istruzione, con il Fondo nazionale per il sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione a supporto di istituti scolastici e famiglie (oltre 3 milioni di euro), dalla Regione, con fondi propri finalizzati all’implementazione delle attività educative nei comuni (1 milione e 800 mila euro) e dall’Inail, per la costruzione di nuova edilizia per l’infanzia (2 milioni e 700 mila euro).
In attuazione del progetto “Zero-sei”, 2 milioni e 600 mila euro saranno destinati a Città di Castello alla creazione di un polo per i servizi all’infanzia rivolti alla fascia di età compresa tra 0 e 6 anni, che darà concreta attuazione alla sperimentazione del nuovo modello educativo con cui verrà superata la distinzione tra asilo nido e scuola materna.
Per il comune tifernate ci saranno, inoltre, 153.464 euro che contribuiranno a interventi per la messa in sicurezza dei servizi educativi per la prima infanzia; alla convenzione con scuole dell’infanzia paritarie e alla gestione di servizi educativi per la prima infanzia comunali; al prolungamento della fascia oraria di apertura dei servizi educativi per la prima infanzia comunali; all’attività estiva dei servizi educativi per la prima infanzia comunali; al sostegno delle sezioni primavera e dei nidi privati; ad azioni di supporto alla genitorialità.
Infine, Città di Castello ha ricevuto l’assegnazione da Anci Umbria di 190.711 euro, che l’amministrazione tifernate, come Comune capofila della conferenza edilizia scolastica e istruzione dell’associazione, investirà nella formazione che sarà rivolta al personale educativo che lavora nelle strutture per l’infanzia dell’Umbria.
“Sono state pienamente riconosciute e premiate la capacità progettuale del Comune e la qualità delle esperienze educative per l’infanzia, storicamente fiore all’occhiello della nostra amministrazione”, sottolinea l’assessore alla Scuola Rossella Cestini, in qualità anche di delegata all’Istruzione di Anci Umbria, nel richiamare l’attenzione sul fatto che “Città di Castello, insieme a Spoleto e Guardea abbia saputo aggiudicarsi la fetta più grande dei finanziamenti a disposizione per la costruzione di poli educativi innovativi e si sia vista certificare, con l’assegnazione delle risorse per la formazione, l’alto livello delle competenze sviluppate nei servizi per l’infanzia”.
“Nell’ambito del lavoro del tavolo interistituzionale creato dalla giunta regionale – sottolinea Cestini – contiamo di avviare già dal prossimo anno scolastico le azioni di sperimentazione concreta della nuova formula educativa 0-6, all’interno di un percorso di innovazione che vede la nostra Regione prima in Italia”.