Spoleto, svelata la riorganizzazione ma arriva la diffida

Svelata la riorganizzazione del Comune di Spoleto, ma c’è la diffida dei sindacati

Sara Fratepietro

Svelata la riorganizzazione del Comune di Spoleto, ma c’è la diffida dei sindacati

Pubblicata la delibera di Giunta sulla macchina comunale. Contestato il bando del dirigente finanziario Gori sugli Apo. E c'è anche quello per gestire i tributi
Ven, 20/11/2015 - 01:44

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Le criticità maggiori sono quelle degli uffici ragioneria, tributi e controllo di gestione, oltre all’organizzazione di eventi e manifestazioni e la gestione dei fondi europei. E’ per migliorare in questi aspetti che sin dal suo insediamento l’assessore al personale Gianmarco Profili, di concerto con il sindaco e il resto della Giunta, sta lavorando alla riorganizzazione della macchina comunale. E dopo quasi un anno e mezzo, nonostante fosse considerata una priorità (ma probabilmente mettere insieme tutti i tasselli di un complicato puzzle non è facile) finalmente la “rivoluzione” nel Comune di Spoleto è stata varata. Il piano di riorganizzazione è stato approvato dalla Giunta il 21 ottobre. Solo oggi, però, l’atto è stato reso noto, venendo pubblicato all’albo pretorio del Comune. Non è però l’unica novità degli ultimi giorni. Due, infatti, sono i bandi significativi pubblicati di recente, quello per nominare gli Apo (le tanto contestate posizioni organizzative) nella direzione finanziaria e quello per l’affidamento del servizio di supporto tecnico all’ufficio tributi. Ma andiamo con ordine.

Le priorità – Undici sono gli elementi di indirizzo che ispirano la nuova organizzazione. Si parte dalla riorganizzazione dell’ufficio ragioneria, con un “sistema organizzativo basato su centri di competenza coordinati”. C’è poi la riorganizzazione dell’ufficio tributi, che prevede “il governo diretto di tutte le fasi della gestione dei tributi, dalla formazione dei ruoli fino alla riscossione coattiva“. Altri obiettivi sono migliorare la gestione del contenzioso tributario e migliorare i controlli tributari. Quinto punto riorganizzare l’Ufficio Controllo di gestione, per “ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi correttivi, il rapporto tra obiettivi e azioni realizzate, nonché tra risorse impiegate e risultati“. Altro punto migliorare la centrale unica di committenza, seguito dal ridurre e razionalizzare le strutture direzionali e di media dimensione (Direzioni e Aree delle posizioni organizzazione e di alta professionalità). Si passa poi ad attivare le misure collegate alla certificazione Emas, definire le competenze in materia di risorse demaniali-patrimoniali, rispettare lo spirito delle norme anticorruzione (con una rotazione degli incarichi negli uffici) ed infine istituire un apposito ufficio viabilità e trasporti.

Dirigenti e vice – La riorganizzazione prevede una “riduzione della struttura comunale”. Dalle 7 direzioni, in particolare, si passerà a 5, che saranno: direzione polizia municipale, direzione servizi alla persona, direzione economico-finanziaria e risorse umane, direzione tecnica, direzione sviluppo. Per consentire questo verrà emanato un apposito bando, rivolto appunto al personale dirigenziale del Comune, che dovrebbe essere pubblicato nelle prossime ore. Bando che però non riguarderà il dirigente finanziario, il dottor Claudio Gori, nominato un anno fa dopo una selezione pubblica. La delibera di Giunta prevede anche una “rideterminazione in tendenziale riduzione del numero delle aree di posizione organizzativa e di alta professionalità complessivamente presenti nell’ente, da 24 a 21”. Riduzione in realtà fittizia nei fatti, come denunciato nei giorni scorsi dai sindacati: attualmente sono 22 le figure apicali e lo stesso continueranno ad essere, considerando che ai 21 Apo va aggiunto l’incarico di alta specializzazione che ricopre l’ex dirigente alla cultura, ora esperto in gare, Sandro Frontalini.

La divisione degli Apo – In tutto vengono definite un numero massimo di 19 posizioni organizzative e 2 alte professionalità. Queste ultime sono individuate nel settore della segreteria generale (presumibilmente le unità dell’ufficio legale), oltre a 1 Apo. Per la direzione tecnica, invece, sono previsti 5 Apo, così come per la direzione economico-finanziaria; 3, invece, gli Apo per la direzione servizi alla persona ed altrettanti alla direzione sviluppo. Due, infine, gli Apo previsti al comando della polizia municipale. Il numero di quelli che di fatto sono dei vice dirigenti è massimo: i dirigenti a capo dei settori, una volta nominati dal sindaco in seguito al bando atteso per le prossime ore, dovranno infatti individuare i settori in cui ripartire la propria direzione e quindi gli Apo necessari, che potrebbero essere anche in numero inferiore a quanto previsto dalla Giunta. Un’ipotesi che però sembra piuttosto improbabile.

Il bando della direzione risorse finanziarie e la diffida – Non essendo interessato dal bando per la nomina dei dirigenti, il dottor Claudio Gori, a capo del settore finanziario, ha fatto un balzo avanti, creando subito forti malumori. In data 13 novembre, infatti, ha emanato un bando di selezione interna per i 5 Apo previsti dalla Giunta per la direzione economico – finanziaria. Sono quindi previste le figure di vertice nei seguenti ambiti: servizi informatici e telefonici, servizio gare e provveditorato, bilancio e programmazione, Ici – Imu – Tasi, Tarsu – Tari – Tosap – Imposta di soggiorno. Il bando scadeva oggi e proprio in giornata è arrivato un comunicato della Cgil Fp che ha annunciato di aver diffidato l’amministrazione comunale a proseguire nella selezione degli Apo a servizio della direzione finanziaria. Una missiva analoga, ma non c’è nessuna conferma ufficiale al momento, l’avrebbe inviata la Cisl. Il nodo del contendere è tecnico e più che sulla riorganizzazione in sé riguarda il fondo di contrattazione.

Il comunicato della Cgil – Nel documento, a firma di Patrizia Mancini della segreteria provinciale della Fp Cgil, si evidenzia che “l’avviso, nell’avviare una procedura di selezione nel bel mezzo di una fase di contrattazione per la costituzione del fondo che regola gli istituti relativi al salario accessorio dei lavoratori, mira a limitare le possibilità di confronto e, conseguentemente, il raggiungimento di un accordo che vada a vantaggio di tutti i dipendenti del Comune di Spoleto. Questo soprattutto alla luce del fatto che – spiega – né la pesatura, né la quantificazione del compenso delle future P.O., definite con determinazione dirigenziale n. 1099 del 13/11/2015, sono state presentate in delegazione trattante alla parte sindacale, cosa che ha reso impossibile avviare in merito una qualsiasi forma di contrattazione. Non solo. La tempistica, relativa alla selezione delle P.O. della direzione economica finanziaria, appare quantomeno anomala in quanto diverge da quella che interesserà tutti i servizi relativi a tutte le altre direzione, rispetto alle quali ad oggi non sono stati ancora pubblicati gli avvisi di selezione per i dirigenti. A questo si aggiunge la deliberazione di giunta comunale relativa alla riorganizzazione, la n° 277 del 21/10/2015, che ad oggi non è stata ancora comunicata alle parti sindacali”.

Prossimi incontri e timori – Il confronto tra i sindacati e l’amministrazione comunale non sembra granché sereno. “Siamo in una fase di contrattazione molto complicata, – evidenzia la Fp Cgil – visto che l’amministrazione comunale continua a manifestare la propria indisponibilità ad accogliere le indicazioni fornite a più riprese dalle rappresentanze sindacali e a rispondere alla richiesta di chiarimenti inviata ormai da oltre due mesi attraverso un documento scritto e firmato da tutte le Rsu dell’Ente, quindi riteniamo che sia controproducente proseguire in questo modo, riducendo la contrattazione ed il confronto con i sindacati ad un rituale vuoto che l’amministrazione sembra soffrire e che celebra solo perché dovuto”. Il prossimo incontro dovrebbe tenersi nei primi giorni della prossima settimana, anche se ufficialmente non è stato ancora convocato. E timori, sia sulla riorganizzazione che sul fondo per il salario accessorio, ce ne sono diversi. Dal palazzo comunale, infatti, c’è chi fa notare come solo nel 2015 sono andate o andranno in pensione 12 dipendenti. Fatto che va sì nella direzione, auspicata dalla Giunta Cardarelli, di ridurre il numero del personale, e contestualmente la relativa spesa, ma che rischia di creare serie difficoltà in settori strategici, come ad esempio quello della cultura, dove i lavoratori sono ridotti all’osso. Quanto invece alla questione economica, ci sono varie cose che non tornano. La proposta di fondo per il 2015 avanzata dall’amministrazione prevede un aumento di 50.000 euro, di cui però 33.000 già “vincolate” per l’alta specializzazione e per lo staff del sindaco. Non solo: la cifra prevista per il 2015, secondo le nuove normative, dovrà essere la stessa anche nel 2016. I sindacati invece chiedono la possibilità di avere più respiro per il prossimo anno. Considerando anche che da 10 anni non si fanno più progressioni orizzontali all’interno del Comune. E non è tutto: la Giunta sarebbe pronta a valutare tra 6 mesi eventuali migliorie, ma gli incarichi delle nuove posizioni organizzative saranno triennali… Insomma la questione è molto contorta e delicata.

La gara per i tributi – Sul fronte dei tributi, intanto, sempre nella giornata odierna, va registrata un’altra novità. E’ stato infatti pubblicato l’avviso “per l’affidamento del servizio di supporto tecnico all’ufficio tributi del Comune di Spoleto“. Una gara della durata di 36 mesi e del valore di 200mila euro, di cui 70.000 per lo svolgimento dei servizi a corpo oggetto di affidamento e presunti 130.000 euro “quale corrispettivo massimo riconosciuto per le attività poste in essere ai fini del recupero dell’evasione. Detto importo – si legge nel documento – è una mera stima e come tale non impegnativa per il Comune ed è calcolata applicando la percentuale del 6% (come ribassata in sede di offerta) agli incassi derivanti dal recupero dell’evasione”. Lo scopo dell’avviso è quello di “individuare un operatore economico esperto in materia di sistemi informativi e servizi tributari in grado di realizzare un progetto finalizzato al recupero dell’evasione e all’internalizzazione della gestione dei tributi relativamente alla riscossione coattiva, consentendo al personale amministrativo, al termine del periodo contrattuale, di operare in piena autonomia”.

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