Sequestrati al supermercato anche 171 chilogrammi di carne e prodotti da forno senza tracciabilità e scaduti
Un supermercato di Cascia sotto la lente dei carabinieri, che hanno scoperto alcune irregolarità, denunciando e multando il titolare del negozio. Chiudendo anche l’attività fino al “ripristino delle regolari condizioni di lavoro”. Dai Nas sono stati trovati anche alimenti non tracciati e scaduti.
Il controllo nei confronti dell’esercizio commerciale della grande distribuzione di Cascia è scattato giovedì mattina da parte dei carabinieri della Compagnia di Norcia, del Nucleo ispettorato del lavoro di Perugia, del Nucleo carabinieri antisofisticazione e sanità (Nas) e del personale dell’Ispettorato del lavoro.
Le presunte irregolarità nel supermercato sul fronte della sicurezza sul lavoro
I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno denunciato l’amministratore unico del supermercato, in quanto presunto responsabile delle violazioni previste dal D. Lgs. 81/2008.
In particolare:
- avrebbe omesso di designare il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione munito di idoneo attestato (Art 17 co 1 lett. B);
- avrebbe omesso la nomina del medico competente (Art. 18 co 1 let. A);
- non avrebbe provveduto a consegnare ai lavoratori idonei dispositivi individuali di sicurezza (Art. 18 co 1 let. D);
- non avvrebbe provveduto a sottoporre a sorveglianza sanitaria due lavoratori (Art. 18 co 1 let. G);
- avrebbe elaborato il documento di valutazione dei rischi privo di data certa (Art. 28 co. 2);
- avrebbe omesso di designare gli addetti alle situazioni di emergenza, antincendio e gestione delle emergenze, nonché di Primo Soccorso muniti di idonei attestati (Art. 43, co ° 1, lettera b);
- per la presenza di locali adibiti a spogliatoio la cui capacità sarebbe insufficiente rispetto al numero dei dipendenti occupati, sprovvisti di un numero sufficiente di armadietti e non divisi per sesso (Art. 63 co. 1, 2, 3 e Art. 64 co. 1).
Per tutte queste ragioni sono state contestate ammende per circa 13mila euro.
Nel corso del controllo sono stati identificati dieci lavoratori regolarmente occupati e sono state contestate sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro a causa della mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi.
Sequestrati dai Nas 171 kg di alimenti
Nell’ambito dei medesimi controlli anche i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità hanno irrogato delle sanzioni, in particolare:
- sanzione amministrativa di 2.000,00 euro a causa dell’inosservanza delle procedure sulla corretta prassi igienica degli alimenti (Art. 6 co. 7 e co. 8 D. Lgs. 193/2007);
- sequestro sanitario amministrativo di 171 chilogrammi di carne e prodotti da forno senza tracciabilità e scaduti, con obbligo di distruzione a carico dell’amministratore unico (Reg. CE 852/2004).
Le attività condotte, frutto della sinergia dell’organizzazione territoriale dell’Arma e dei Reparti Specializzati, hanno consentito così non solo di evidenziare e contrastare in maniera incisiva condotte che possono minare la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro, ma anche di proteggere e tutelare la salute dei consumatori assicurando il rispetto delle norme in materia di sicurezza alimentare.