“Signora, suo figlio è da noi in caserma per un litigio scaturito a seguito di un incidente stradale. Possiamo liberarlo ma avremmo bisogno di cinquemila euro”.
Una telefonata del genere, sgradita quanto inaspettata, è arrivata nel pomeriggio di mercoledì scorso, ad un’ottantenne folignate.
All’altro capo del filo, un truffatore che voleva far credere alla malcapitata anziana, di poter ‘far qualcosa’ per far uscire il figlio, sua moglie ed il nipote.
Un intervento che sarebbe costato un certo esborso di denaro.
La ‘super nonna’ non si è però lasciata abbindolare ed ha prontamente risposto di non disporre di tutto il denaro richiestole, un rifiuto che ha spiazzato il truffatore, il quale ha rassicurato la donna, dicendole che l’avrebbe richiamata a breve, specificando che il figlio era momentaneamente impossibilitato a farlo.
Ed ecco che, dopo alcuni minuti, squilla di nuovo il telefono: lo pseudo benefattore chiede all’anziana che disponibilità economica avesse in casa, ma insoddisfatto, chiude la comunicazione.
Terza telefonata, nuova strategia: l’uomo vuol far credere alla donna di aver parlato con il figlio e le suggerisce di poter utilizzare anche dell’oro per sostenere la cauzione.
L’anziana però non mangia la foglia, riattacca il telefono e decide di sporgere denuncia contro ignoti.
Una truffa sventata anche grazie alle campagne di sensibilizzazione portate avanti a livello nazionale dalle forze dell’ordine, che questa volta ha dato buoni frutti: stavolta ad aver paura dovrà essere il truffatore di turno.