Una truffa ed altre due tentate nella stessa giornata, queste ultime addirittura in diversi appartamenti dello stesso palazzo, con lo stesso modus operandi. Tornano a Spoleto i tentativi di truffa ai danni di anziani per spillar loro denaro con la scusa di un incidente con protagonista il proprio figlio.
Gli episodi sono avvenuti nella giornata di ieri. I malviventi avrebbero studiato le persone da colpire, probabilmente accostandosi nei pressi delle abitazioni. “Suo figlio ha causato un incidente, sono l’avvocato dell’assicurazione, ha bisogno subito di 2mila euro, prepari i soldi che passiamo a prenderli” questo più o meno il tono della chiamata, che si ripete ormai simile da anni per creare apprensione tra i genitori e spillar loro denaro o anche gioielli. In un caso un anziano spoletino, colto dall’apprensione per le sorti del proprio figlio, è caduto nella truffa: ha aspettato che il sedicente avvocato arrivasse a casa sua come concordato e gli ha consegnato dei monili d’oro, non avendo con sé denaro contante, del valore di circa mille euro. Soltanto dopo si è accorto che in realtà si era trattato di una truffa e quindi di esser stato derubato, sporgendo denuncia ai carabinieri della Compagnia di Spoleto, guidati dal tenente Aniello Falco, che ora stanno indagando.
E sempre ieri, all’ora di pranzo, nel mirino dei truffatori sono finite altre due famiglie spoletine, tra l’altro in due appartamenti diversi dello stesso palazzo, nella zona di viale Marconi. Anche in questo caso la solita scusa dell’incidente occorso al proprio figlio. Ma i due svegli spoletini hanno entrambi subito capito che c’era qualcosa di strano ed hanno prontamente chiamato i carabinieri, che hanno loro confermato – come poi hanno fatto pure i rispettivi figli – che si trattava di una tentata truffa.
Massima attenzione, quindi, ad episodi di questo tipo: è sempre meglio agganciare la cornetta e contattare il 112 (carabinieri) o il 113 (polizia).
Negli ultimi tempi, in realtà, tali tentativi di truffa non erano stati più segnalati. Anche perché a novembre 12 persone erano state raggiunte da altrettante ordinanze di misura cautelare per numerose truffe messe a segno o tentate un po’ in tutto il centro Italia, Umbria e Spoleto compreso. Fingendosi avvocati o carabinieri e con un’articolata opera di convincimento, avevano messo in piedi un sodalizio che avrebbe loro fruttato circa 200mila euro. Dopo lunghe indagini, i carabinieri erano riusciti a chiudere il cerchio sui presunti truffatori.