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“Suo figlio è in caserma, deve pagare cauzione”, truffata 80enne

Signora, suo figlio è in caserma, deve pagare una cauzione per la sua liberazione

Con queste parole, ieri pomeriggio, è stata ingannata una signora 80enne di Gubbio, residente in via Nino Bixio. A telefonare all’anziana, sola in casa, è stato un uomo fintosi maresciallo dei Carabinieri, che ha riferito alla vittima di un incidente provocato dal figlio, dopo il quale quest’ultimo sarebbe stato trattenuto in caserma. Il finto Carabiniere ha poi comunicato alla donna che, di lì a poco, avrebbe mandato un avvocato (finto anch’esso) a casa sua per ritirare i soldi della cauzione, utili a “liberare” il figlio.

Una volta arrivato alla sua porta il “legale truffatore”, la donna gli avrebbe ingenuamente consegnato dell’oro e i pochi soldi nella sua disponibilità.

La truffa è stata scoperta solo poche ore dopo, quando il figlio ha raccontato alla madre di non aver avuto alcun incidente. Non è la prima volta che accade un caso simile a Gubbio. Già a dicembre, infatti, dopo il precedente nella zona della Piaggiola, i Carabinieri (quelli veri) avevano avviato le indagini.