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Sulle siringhe si accende il dibattito / Bocciato odg Pd

Oggi pomeriggio, nella Sala del Consiglio di Palazzo dei Priori, si è tenuta la seduta della IV Commissione Cultura. All’Ordine del giorno la riattivazione del servizio di raccolta siringhe nelle aree verdi cittadine. Il consigliere Erika Borghesi (Pd), ha spiegato che il servizio di raccolta delle siringhe nelle aree verdi cittadine è stato gestito sino all’agosto scorso dalla Società Gesenu. L’attuale amministrazione nell’ottica di un risparmio economico ha interrotto l’affidamento a tale Società incaricando il personale dell’U.O. Cantiere del Comune di Perugia di svolgere il servizio.

La Borghesi riporta che – come emerso da un’indagine informale – il personale interno all’Ente non è formato né è autorizzato alla raccolta di questi rifiuti pericolosi pertanto non svolge il servizio, così come l’Agenzia regionale forestale. Ma il dirigente dell’Area Risorse Ambientali -Smart City e Innovazione del Comune – dott. Vincenzo Piro, invitato alla seduta, precisa che il servizio raccolta siringhe non è stato né modificato né interrotto. Su segnalazione dei cittadini o degli uffici aree verdi del Comune, Gesenu interviene garantendo la raccolta nelle aree pubbliche in maniera programmata e continuativa.

Anche la consigliera Luciani di Forza Italia sostiene che il servizio non è stato affatto eliminato e invita la consigliera Borghesi a rivedere l’odg. il consigliere Arcudi (Socialisti Riformisti) appoggia l’odg della Borghesi ritenendo che l’argomento sia da affrontare con estrema serietà. Ritiene che la cifra risparmiata sul servizio sia irrisoria nei confronti del bilancio complessivo dell’Amministrazione. “Va sottolineato – ricorda Borghesi – come la spesa per tale servizio era irrisoria per le casse comunali. Nonostante l’importanza del tema la maggioranza, arroccata sulle proprie posizioni, ha ritenuto di bocciare questo ordine del giorno. Evidentemente alla sicurezza dei perugini si preferisce il risparmio di qualche manciata di euro”.

L’ordine del giorno viene respinto con 6 voti contrari (Luciani, Pittola, De Vincenzi, Nucciarelli, Castori, Felicioni); 4 voti favorevoli (Mori, Bistocchi, Borghesi, Bori); 1 astenuto (Giaffreda).