Ieri in commissione i consiglieri comunali hanno esaminato la delibera di consiglio per l’affidamento in concessione dei beni culturali della città, dei servizi museali e di quelli bibliotecari.
La delibera – sostiene Elisabetta Piccolotti, capogruppo di Sinistra Italiana – non è stata nemmeno posta in votazione, e si è deciso di rinviarla alla giunta, a causa delle perplessità della maggioranza dei consiglieri di tutte le forze politiche.
“In una nota stampa l’esponente di opposizione parla di “ennesima battuta d’arresto, a cui speriamo, che la giunta ed il sindaco non reagiscano con la solita cieca caparbietà. Il provvedimento proposto non è infatti adeguato alle necessità della città per molti motivi: innanzitutto – insiste la Piccolotti – perché prevede risorse economiche assolutamente insufficienti, tali da mettere a rischio i salari dei lavoratori attualmente impegnati nei servizi e tali da rendere impossibili i necessari investimenti sulla promozione turistica e il potenziamento dei servizi”.
In secondo luogo – prosegue SI – perché l’accorpamento in un’unica gara di auditorium, musei, biblioteca e altri spazi importanti della città sembra essere il frutto di un ragionamento meramente contabile e non di un vero e proprio progetto di sviluppo culturale e turistico.
E’ necessario quindi aprire una riflessione più ampia e modellare le scelte non su schemi aziendali o manageriali ma su ciò che realmente la città può con le competenze a disposizione costruire per il proprio futuro. E’ il momento giusto per riprogettare il servizio di informazioni turistiche, per immaginare un progetto per la convegnistica, per costruire percorsi di visita della città ancor più attrattivi, per dare spazio reale alle tante associazioni culturali del territorio il cui lavoro in questi anni non è stato adeguatamente valorizzato. Abbiamo perso molte occasioni, la città non deve perdere anche questa.
C’è una decisione positiva nella delibera che va però salvaguardata: la scelta di separare la gestione dell’Auditorium Santa Caterina da quello di San Domenico, individuando un soggetto culturale che possa valorizzare le peculiarità di questo spazio il cui utilizzo fino ad oggi è stato assolutamente compresso.
La strada giusta è quella di tutelare i lavoratori attualmente impegnati nei servizi e mettere in condizione le realtà locali di crescere e svilupparsi. Si segua questa strada, promuovendo l’adozione di una variate di bilancio tesa ad aumentare le risorse e rimodellando il bando di gara. Si può fare – conclude Elisabetta Piccolotti – Sinistra Italiana è pronta a dare il suo contributo nel caso la Giunta Comunale decidesse di rivedere in questo senso la delibera”.