Sul neutro di Nocera Umbra la sfida fra i gialloblu di Monsignori e l’Oasi di Seghetta finisce con un pareggio che fa arrabbiare un po’ i folignati e non risolve completamente i problemi degli orvietani che dovranno trovare nelle ultime due gare i punti per una salvezza che appare ampiamente alla loro portata.
Come promesso e come già dimostrato sette giorni fa a Monteleone il Mounting disputa la partita senza pensare alla classifica e all’impossibilità di raggiungere i playoff e le recriminazioni per l’espulsione di Picchi che alla fine può essere considerata l’episodio decisivo del match, conferma che la squadra folignate non ha staccato la spina e vuole incrementare lo score delle vittorie stagionali.
L’avversaria di turno ha confermato di essere formazione di tutto rispetto e ben organizzata che fa della fase difensiva il suo punto di forza mentre lascia parecchio a desiderare in zona gol come dimostra l’impietoso dato delle reti segnate che la relega all’ultimo posto nella speciale classifica. E il fatto che alla fine nessuno abbia fatto caso all’assenza del formidabile Grasselli, fermato da un infortunio muscolare, e dell’esordio assoluto del giovane Andrea Rossi che, gol imparabili a parte, ha dovuto compiere soltanto un paio di interventi degni di questo nome, è la certificazione che i numeri difficilmente sbagliano.
I gialloblu dal canto loro hanno messo in mostra la solita applicazione dei dettami del loro mister, ma hanno altresì palesato una condizione fisica in netto calo con un organico che continua a perdere pezzi costringendo agli straordinari i reduci. Contro l’Oasi oltre a Pugnali (che ha finito la stagione) e al già citato Grasselli, era indisponibile anche Cotugno che si è accomodato in panchina solo per onor di firma. Senza considerare che Picchi è stato recuperato in extremis dopo una settimana travagliata in cui non ha potuto allenarsi con regolarità. In simili condizioni il Mounting ha fatto il possibile ma la manovra è apparsa non particolarmente veloce ed anche poco lucida specie nella fase conclusiva dell’azione.
Alla luce di quanto visto in campo e al di là dell’episodio che ha fatto arrabbiare i padroni di casa, il risultato può considerarsi giusto, anche se Parsi e compagni hanno esercitato un leggero predominio territoriale ed hanno avuto qualche occasione in più. Ma non si è vista una supremazia netta come invece è successo in altre recenti circostanze.
Un cenno sul giovane Andrea Rossi che chiuso da uno dei migliori portieri in circolazione ha aspettato con pazienza la sua occasione facendosi trovare pronto nel momento del bisogno dimostrando in campo buone qualità ed anche un’incoraggiante personalità.
Intanto, fra sette giorni, il Mounting parteciperà per la terza volta alla lotta salvezza incrociando il Santa Maria degli Angeli. Con il fiato un po’ corto e con l’organico ridotto all’osso i gialloblu proveranno a chiudere la stagione casalinga con una vittoria che, probabilmente, condannerebbe ai playout la squadra degli ex Boranga e Grilli.