“Le posizioni sul ripensamento del dimensionamento scolastico del Comune di Terni sono note da tempo, da quando abbiamo incontrato i dirigenti scolastici il 12 ottobre, in Provincia, ed è emerso il malcontento delle sigle sindacali su vari temi, in particolare sull’accorpamento tra la direzione didattica Don Milani e l’istituto comprensivo De Filis”.
A dichiararlo, in una nota, l’assessore alla Formazione, Viviana Altamura.
“Mi sono fatta portavoce e interprete di questa situazione e come giunta comunale il 19 ottobre siamo andati a deliberare per revocare l’accorpamento. Con immediata esecutività della delibera. Una delibera che tiene conto delle evoluzioni normative che abbiamo valutato in maniera approfondita”.
“In meno di una settimana – prosegue l’assessore – il Comune si è attivato per dare una risposta chiara e netta al mondo della scuola ternana e alla città nel suo complesso.
Nel giro di due giorni lavorativi gli uffici comunali hanno perfezionato l’atto amministrativo e lo hanno trasmesso alla Provincia di Terni. E’ la presidente della Provincia che ha voluto compiere una scelta affrettata: ha portato il consiglio provinciale a esprimere un parere su una delibera già revocata. C’erano già tutte le informazioni per procedere con maggiore cautela e saggezza”.
“Mi viene da pensare che più che tutelare gli interessi della scuola, degli operatori scolastici, dei dirigenti e delle famiglie, si sia pensato a ignorare la volontà del Comune di Terni, e forse a metterlo fuori gioco.
Prendiamo atto di questo passaggio a vuoto della Provincia; per quanto ci riguarda, le nostre posizioni non cambiano, e il 6 novembre, nella conferenza provinciale sulle linee guida per la programmazione territoriale della rete scolastiche le ribadiremo con nettezza e fermezza”.
La Presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza, si dichiara perplessa e attonita, sottolineando che “il ruolo della Provincia, normativamente previsto, è quello di svolgere una complessa fase istruttoria di raccolta delle proposte da parte dei Comuni, che devono essere deliberate entro e non oltre il 25 settembre, e di convocare conferenze partecipative sui territori cui prendono parte, fra gli altri, i Comuni e le istituzioni scolastiche”.
“All’esito di tale iter – precisa la Presidente – la Provincia, che non ha alcun ruolo decisionale proprio in merito al dimensionamento, approva le proposte pervenute, che, dopo un ulteriore passaggio in Conferenza provinciale (organismo composto, fra gli altri, dai Sindaci, dal Presidente della Provincia e dal Presidente del Consiglio scolastico provinciale), vengono trasmesse all’Ufficio scolastico regionale e alla Regione Umbria, ente, quest’ultimo, cui spetta la decisione finale. Tale percorso – ribadisce la Pernazza – è stato seguito in maniera corretta e molto accurata, e, attualmente, siamo nella fase in cui si deve tenere, il prossimo 6 novembre, la Conferenza provinciale della scuola”.
“Durante la Conferenza partecipativa territoriale del 12 ottobre scorso – ricorda Laura Pernazza – il Comune di Terni ha chiesto ancora del tempo in merito ad eventuali ripensamenti sulla propria delibera di dimensionamento scolastico n. 103 approvata il 21 settembre scorso, che prevedeva l’accorpamento di due istituti. La Provincia ha preso atto di tale richiesta, ma entro il 23 ottobre, data fissata per il Consiglio provinciale che avrebbe dovuto discutere dell’argomento, nulla è pervenuto all’ente. Solo successivamente, con Pec trasmessa il giorno 24 ottobre, il Comune di Terni ha inviato alla Provincia la deliberazione di revoca (n. 138 del 19 ottobre) del proprio precedente atto. Tale delibera di revoca, peraltro, risulta pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Terni sempre in data 24 ottobre, per cui in nessun modo la Provincia poteva averne formale contezza in sede di Consiglio provinciale”.
“Risulta quindi evidente – osserva – come la Provincia di Terni non possa essere tacciata di aver compiuto una ‘scelta affrettata’, quando invece ha svolto il proprio ruolo istruttorio e di coordinamento con la massima accuratezza; non può essere, inoltre, accusata di aver voluto ‘ignorare la volontà del Comune di Terni’ e di ‘metterlo fuori gioco’. Risulta altresì chiaro che a fronte di un provvedimento sul dimensionamento scolastico adottato dal Comune di Terni nei termini prescritti (entro il 25 settembre), il ripensamento del Comune stesso è stato trasmesso con evidente ritardo”.
“In ogni caso – conclude la Presidente – sarà ovviamente cura della Provincia sottoporre la nuova delibera del Comune di Terni alla Conferenza provinciale del prossimo 6 novembre, unitamente alla deliberazione del Consiglio provinciale assunta in data 23 ottobre, e, successivamente, trasmetterla all’Ufficio scolastico regionale e alla Regione Umbria per le definitive determinazioni”.