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Suicidio imprenditrice, nota della Caritas Diocesana “Rivolgetevi a noi senza timore”

La Chiesa diocesana di Spoleto-Norcia è vicina nella preghiera ai familiari e agli amici della donna spoletina che, martedì scorso, si è tolta la vita a causa di alcune difficoltà economiche. Dell’accaduto è stato informato anche l’arcivescovo mons. Renato Boccardo che in questi giorni è fuori sede (rientra a Spoleto nel pomeriggio di giovedì 30 maggio, ndr): il Presule si è raccolto in preghiera, invocando la misericordia e l’infinito amore di Dio sulla giovane donna.

L’Archidiocesi, senza entrare nel merito della vicenda, richiama ancora una volta l’attenzione sul fatto che, purtroppo, nella Regione dell’Umbria la crisi socio-economica è più forte che in altre. E la Chiesa, attraverso la Caritas, è in prima linea nel cercare di cogliere i disagi che abitano il cuore dell’uomo. «Il nostro impegno – afferma l’avv. Giorgio Pallucco, direttore della Caritas diocesana e delegato di Caritas Umbria – nell’individuare e placare i bisogni delle persone e delle famiglie, attraverso la rete dei Centri di ascolto presenti in molte parrocchie, è massimo. Sempre più persone – continua – si rivolgono a noi per chiedere aiuto e sostegno. I nuovi utenti della Caritas di Spoleto-Norcia, ma anche delle altre dell’Umbria, sono tutti indigeni, gente che conosciamo; sono i nostri vicini di casa, i nostri ex compagni di scuola, i nostri amici, talvolta anche i nostri parenti: sono solito definirli i poveri della porta accanto. Sappiamo bene come talvolta il sentimento di vergogna non permette a chi è nel bisogno di manifestare le sue difficoltà e le sue fragilità a un’altra persona, sia anche un operatore volontario di un Centro di ascolto, che magari conosce e con il quale non si sente di condividere il proprio disagio». «L’estremo gesto di questa nostra concittadina – afferma ancora Pallucco – non può non farci riflettere su un’altra forma di povertà: quella relazionale. È proprio qui che la crisi, quella che attiene ai valori della persona e alla sua dignità, si sta manifestando in modo più intenso. A volte, dietro al mancato pagamento di una rata del mutuo, di un canone di locazione o di un’utenza si nasconde la povertà relazionale, generata dalla difficoltà nel chiedere aiuto, dalla rottura di qualche legame familiare o di amicizia, dalla solitudine. E questa povertà è la più insidiosa in quanto inespressa o sottovalutata. Se si riuscisse a contrastarla efficacemente – conclude Pallucco – la povertà materiale sarebbe meno pericolosa per l’equilibrio personale e familiare di chi vive momenti di difficoltà economica».

L’Archidiocesi, infine, invita tutte quelle persone che in questo tempo di crisi stanno sperimentando la difficoltà del bisogno economico a rivolgersi ai Centri di ascolto della Caritas, diocesano o parrocchiali. Insieme si possono individuare percorsi di uscita, attingendo, ove possibile, anche alle varie forme di sostegno che la comunità ecclesiale ha attivato: il Fondo di Solidarietà delle Chiese umbre o il Fondo di sostegno sociale che la Caritas di Spoleto-Norcia ha attivato in collaborazione con il Comune di Spoleto e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto. Coloro che si rivolgeranno alla Caritas troveranno operatori e volontari disponibili all’ascolto e al dialogo, nella consapevolezza che attraverso incontri personali si possano individuare e risolvere quelle cecità che sono presenti, come ricorda spesso anche papa Francesco, nelle «periferie dell’esistenza».