Suicidi e servizio psichiatrico delle Asl, nella riflessione delle Associazioni dei familiari dei malati psichici, affidate ad una nota con la quale si propone anche una maggiore presenza di quest'ultime a fianco dei Centri di salute mentale del territorio, per coadiuvare gli organi preposti laddove non ci fossero le forze necessarie.
Ecco il testo:
– L'Associazione dei Familiari dei malati psichici di Spoleto “Le Vie dei Canti”, insieme alla Fondazione “Carlo Manuali”, intendono fare alcune considerazioni prendendo spunto dall'ennesimo recente atto tragico di chi ha deciso di porre fine alla sua vita. Non entreremo nel merito del Ponte delle Torri, in quanto, secondo il nostro parere, si rischia di fare come lo “stolto che guarda il dito di chi gli sta indicando, invece, la luna”. Il nostro territorio da molti anni a questa parte è sempre stato considerato una eccellenza a livello non solo nazionale nella cura di chi soffre di patologie mentali. Lo sappiamo bene perchè ormai sono più di venti anni che ci interessiamo della qualità della cura erogata dai servizi pubblici, con l'interesse che un genitore pone di fronte alle gravi difficoltà di un figlio che soffre di malattie mentali e del contesto che lo circonda. Spoleto ha avuto il vanto di essere un modello, soprattutto perché è stata nel tempo costruita una strategia comune e condivisa che ha visto insieme il Centro di Salute Mentale, il Comune, l'Associazionismo, tra cui noi stessi e la cooperazione sociale, attraverso il ruolo degli Operatori della Cooperativa Il Cerchio, all'interno delle Comunità terapeutiche. Oggi non neghiamo di nutrire gravi preoccupazioni per come questo modello, che si riteneva ormai consolidato, viene gestito nel nostro territorio. I molti suicidi che da qualche tempo si stanno susseguendo ( e non solo sul ponte delle torri) e aggiungiamo anche i molti (troppi) ricoveri sia volontari che coattivi (Trattamenti Sanitari Obbligatori) nel reparto psichiatrico di Foligno, ci obbligano a chiederci che cosa stia succedendo e che e senz'altro giunto per la ASL3 il momento di prestare una dovuta maggiore attenzione e rialzare la guardia di fronte ai problemi legati alle patologie mentali individuando i motivi che sono alla base di tanto disagio. Qualunque sia la difficoltà che sta rendendo il lavoro del Servizio Psichiatrico meno efficace a scapito della salute degli utenti, noi ci rendiamo disponibili ad essere , come sempre, al fianco del Centro di Salute Mentale, per sollecitare la dirigenza della ASL e le Istituzioni a prendere urgenti quanto necessari provvedimenti. Questo anche per salvaguardare un patrimonio ed un modello culturale acquisito, sperando che non venga gettato alle ortiche. Non vorremmo infatti, che anche questa tipologia di attività/servizio a carico del Centro di Salute Mentale venga svilita da logiche pseudo-aziendalistiche che nulla hanno a che fare con la cura, ovvero con il benessere dei nostri figli in primis e, conseguentemente, di noi familiari e di tutta la collettività. Oggi diciamo con fermezza che non permetteremo ulteriori declassamenti e sconvolgimenti senza far sentire in tutte le opportune sedi la nostra voce e le nostre ragioni di familiari.
La presidente dell'Associazione “Le Vie dei Canti- Mara Mazzelli
La Presidente della Fondazione “Carlo Manuali- Maria Antonietta Albanese D'Angerio –