E' di pochi giorni fa l'interrogazione presentata dal capogruppo dell'Udc, Massimo Metelli, nella quale veniva posto il dubbio se fosse il caso di utilizzare i geometri, assunti con la legge 61 conseguente al sisma del 1997, per ricoprire i posti di educatori professionali. Il capogruppo ha messo insomma in dubbio la possibilità e l'idoneità di poter istruire e quindi utilizzare i tecnici per poterli rendere idonei ad una nuova professionalità, ventilando l'opportunità di poter indire un bando pubblico.
Sulla base di questa posizione dell'opposizione, Mario Gammarota, segretario di Rifondazione, ha fatte le seguenti dichiarazioni.
“Riteniamo incomprensibili e mistificatorie le posizioni della destra riguardo alla stabilizzazione dei precari da parte del Comune di Foligno.
Se per la destra è giusto che un lavoratore, giovane e non più, dopo anni che presta lavoro all'interno dell'Ente, debba comodamente ritornare sul mercato (e ad oggi che mercato!) per poter lavorare e vivere, allora che lo dica senza reticenze.
In una fase di recessione, gli analisti prevedono un 2009 nero, dove la disoccupazione aumenterà a dismisura e si svelerà l'arcano, e ciò il fatto che negli ultimi anni era calata la disoccupazione solo grazie alla precarietà. Più lavoro ma meno qualificato e qualificante per i lavoratori, soprattutto per le giovani generazioni.
Il Governo precedente ha permesso alle Pubblica Amministrazione di pensare a percorsi di stabilizzazione dei propri dipendenti anche in un periodo superiore ad un anno. Questo già si sapeva come si conoscevano le intenzioni dell'Amministrazione di perseguire convintamente nell'arco di tre anni alla stabilizzazione degli ultimi precari a TD, anche per chiudere definitivamente la partita del personale risultato utilissimo e competente nell'ultimo decennio.
Pertanto, sosteniamo, come abbiamo sempre fatto negli ultimi anni, tutti gli atti volti all'assorbimento dell'intero personale a TD”.
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