L’esposizione dell’artista neopop di Gualdo Tadino è stata finora visitata da tantissime persone ed ha avuto una grande eco
Un successo ben oltre le aspettative quello riscosso a Mercogliano, in provincia di Avellino, dall’installazione del gualdese Piergiuseppe Pesce “L’ultima crociata. Il Perdono”. Inaugurata in occasione della Candelora, ricorrenza particolarmente sentita nella zona, l’esposizione dell’artista neopop di Gualdo Tadino è stata finora visitata da tantissime persone (oltre mille nella sola prima settimana) e ha avuto una grande eco raccogliendo l’attenzione, oltre che di quelli regionali, anche dei media nazionali. La grande macchina mistica, popolata da cinquemila statue raffiguranti santi, madonne, beati e martiri in cammino verso la redenzione, sarà presente fino al 29 febbraio nella trecentesca chiesa dell’Annunziata, da poco riaperta. Un contenitore di grande impatto, che si sposa perfettamente con l’opera. La mostra è stata visitata e molto apprezzata anche da Vladimir Luxuria, presenza fissa a Mercogliano in occasione della “juta dei femminielli”, pellegrinaggio del mondo Lgbtq+ al santuario della Madonna di Montevergine che cade in concomitanza con la Candelora. L’imponente esperienza artistica, che negli scorsi anni era stata accolta anche a Gualdo Tadino, Spoleto e Gubbio, nell’occasione è arricchita ai suoi lati da personaggi e simboli della collezione “Ventesimo Secolo”, che negli ultimi dieci anni è stata esposta in importanti gallerie italiane e mondiali. Le rivisitazioni in chiave neo pop tra cui la Pietà di Michelangelo, nella quale sono presenti due Madonne e al posto del Cristo è deposto Spiderman, Gesù con il volto di Paperino e un Hitler vestito da Biancaneve, hanno inevitabilmente suscitato polemiche e accuse di blasfemia, subito smorzate da don Vitaliano Della Sala, parroco della cittadina irpina che ha voluto le opere di Pesce a Mercogliano, dal sindaco Vittorio d’Alessio, dal direttore creativo Massimo Saveriano e dallo stesso artista che hanno invece sottolineato la natura artistica e spirituale delle opere. “Tutto rappresenta la decadenza di questi anni, dove avanza il male e l’odio che si mescolano ad aspetti positivi come la speranza, la fede, la lotta per i diritti civili. All’inaugurazione ho visto tanta gente commossa e questo è il riconoscimento più grande che potessi ricevere”, ha commentato Pesce. L’artista, insieme al direttore del Polo Museale di Gualdo Tadino Catia Monacelli, al direttore creativo Massimo Saveriano e a don Vitaliano Della Sala, ha parlato dell’esposizione di Mercogliano giovedì sera nella trasmissione “Stato dell’Arte” di Cusano Italia Tv (canale 122 del digitale terrestre), condotta da Cesare Biasini Selvaggi, che racconta l’attualità dell’arte e della cultura in Italia e nel mondo.
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