Categorie: Cultura & Spettacolo Foligno

SUCCESSO ENTUSIASMANTE PER IL CONCERTO DEL PROGETTO “RISORGIMENTO 1861-2011” ALL'AUDITORIUM S. DOMENICO

Con questa recensione allo straordinario concerto tenuto ieri sera a Foligno all'Auditorium S. Domenico, a conclusione della interessante due giorni del progetto “Risorgimento 1861-2011”, si chiudono anche gli interventi su Tuttoggi.info degli studenti delle Secondarie Superiori della città che hanno accettato di collaborare con gli organizzatori dell'evento, gli “Amici della Musica” di Foligno. E' stato senza dubbio un esperimento molto partecipato e di sicuro intresse anche per futuri sviluppi quello del Progetto Risorgimento e che ha visto coinvolta anche la Redazione di Tuttoggi.info in un breve ciclo di lezioni sul giornalismo online. Di seguito due recensioni allo spettacolo, diverse per stile interpretativo, che rappresentano l'interesse e la voglia di fare dei ragazzi delle scuole coinvolte.

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di Lucia Fantauzzi (*)

Foligno, ore 21 e 15. Gli antichi affreschi della sala dell'Auditorium osservano dall'alto delle loro pareti qualche ultimo spettatore prendere posto e riempire così interamente la sala. Da quell'altezza, sentono odore di attesa. Da quell'altezza, sembrano attendono anche loro.

Ogni elemento della sala, infatti, non può fare a meno di fremere dalla curiosità di sentire due eccezionali artisti internazionali come Shlomo Mintz, straordinario violinista e Petr Jirikovsky, impeccabile pianista.

Poi, l'ultimo annuncio della voce emozionata di Ambretta Ciccolari Micaldi, presidente dell'associazione “Amici della musica” che ha organizzato il concerto, che invita gli spettatori a prendere posto.

“Questa con cui inauguriamo la nuova stagione musicale -afferma la presidente- è una serata molto speciale, che speriamo apra una stagione altrettanto straordinaria”. L'associazione ha, infatti, organizzato una serie di concerti in occasione del “Progetto Risorgimento 1861 – 2011”, per celebrare il centocinquantesimo anno dall'Unità d'Italia, progetto che ha visto l'adesione partecipata di molte scuole superiori di Foligno.

Dopo le ultime parole della presidente, poi, cala il silenzio, interrotto solo dal “rumore” delle aspettative, e gli artisti salgono finalmente sul palco con eleganza ineccepibile, ovviamente, ma vestiti soprattutto del loro talento.

Mintz e Jirikovsky cominciano finalmente a suonare. Il concerto si apre con la “Sonata in mi bemolle maggiore op. 12 n. 3” di Ludwing Van Beethoven, e fin dalle prime note gli spettatori rimangono ammaliati dalla raffinatezza dei suoni che essi fanno uscire con maestria dai loro strumenti.

Poi, il momento forse più atteso: l'esecuzione di sei capricci per violino di Niccolò Paganini, di cui lui stesso fu uno dei pochi esecutori.

Shlomo Mintz dimostra così tutta la sua eccezionalità. Di lui dicono “E' uno dei maggiori violinisti del nostro tempo” e, questa sera, non ha fatto altro che confermarlo. Un'estrema pulizia del suono e una singolare bravura. Sfrega l'archetto sulle corde ed esegue passaggi complessi con una semplicità tale da farli sembrare esercizi preparatori, ma, cosa più straordinaria, è il suo saper far uscire mille voci dallo strumento: ad ogni nota sembra come se suonasse un quartetto d'archi, mentre lì, sul palco c'è solo lui. Mintz non è un semplice concertista: nelle sue mani lo strumento ha una propria anima, come se nell'esecuzione l'artista riuscisse a trasferirgli una parte della sua per farlo parlare, intervenire, cantare, suonare magnificamente.

I due artisti eseguono poi la “Sonata in do minore op. 30 n. 2” di Beethoven e il concerto si conclude con La Campanella di Paganini.

Ma i forti applausi e la standing ovation del pubblico inducono i due maestri della musica ed eseguire un bis.

E poichè “Paganini non ripete”, Mintz e Jirikovsky nemmeno. Invece di un bis, i due artisti concedono agli spettatori desiderosi due fuori programma che finiscono per ammaliare completamente il pubblico .

Gli applausi non finiscono mai, anche da parte di ragazzi giovani abituati a ritmi ben diversi.

I due talenti escono, infine, dal palco accompagnati ancora dalle ovazioni della platea che non riesce a smettere di applaudire, nonostante le mani stanche.

Ma il talento non conosce stanchezza. E, in questo caso, si dovrebbe applaudire per ore, ore ed ore.

(*) Studentessa della Classe V A Liceo delle Scienze Umane

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di Chiara Fuga (*)

Foligno scaldata dalla musica di Bethoveen e Paganini, testimoni del vivo rapporto tra l'arte e la politica. Un problematico rapporto, come aveva sottolineato il musicologo Sandro Cappelletto, nella conferenza preparatoria al concerto. L'Auditorium di San Domenico gremito di gente, ha accolto importanti musicisti, quali il violinista Shlomo Mintz e il pianista Petr Jirikovsky.

Una esecuzione attesa, quella del violinista, che vanta un'impeccabile musicalità, versatilità stilistica e grande padronanza tecnica.

Identità e coscienza nazionale della cultura della prima metà dell'Ottocento sono stati i temi di fondo del concerto, in onore della celebrazione dell'Unità d'Italia.

Un concerto che ha visto la partecipazione di molti ragazzi del Liceo Classico, del Liceo delle Scienze Umane, del Liceo Scientifico Marconi e dell'Istituto Commerciale, che insieme hanno reso maggiore la consapevolezza dell'ascolto della musica dal vivo.

Un sabato all'insegna dei valori del Risorgimento, del patriottismo e di come uno strumento possa diventare il mezzo per esprimere e valorizzare la musica; un tuffo nel passato, in quello che era il virtuosismo di Paganini, l'uomo, il folle che faceva ballare il suo violino. Le note inconfondibili, che ieri come oggi appassionano. Un misto di melodie, accompagnate dal suono del pianoforte del rivoluzionario Beethoven, che alla sola età di otto anni era già un talento promettente.

Sono le 21.30, quando i battenti dell'Auditorium di San Domenico chiudono, per dare inizio allo spettacolo; l'ingresso del teatro, come un libro che espone il percorso intrapreso dai ragazzi: ognuno a suo modo ha voluto lasciare una traccia del suo passaggio: foto, scritte, per riassumere il valore del progetto organizzato dagli “Amici della musica”, attivi da circa trent'anni.

A presentare la serata, il presidente dell'Associazione “Amici della Musica”, Ambretta Ciccolari Micaldi, coadiuvata dai suoi colleghi.

Tra gli ospiti, l'ex sindaco di Foligno, Manlio Marini, numerosi ragazzi delle scuole che hanno partecipato al progetto con i rispettivi insegnanti.

Ad avviare il concerto, la “Sonata in Mi Bemolle maggiore” per violino e pianoforte di Beethoven, seguita nell'esordio discografico di Mintz a soli diciassette anni. Importanti scuole a livello mondiale sono state il suo trampolino di lancio: alla sola età di 16 anni, frequenta la Carnegie Hall e studia alla Juilliard School.

Un boom di eventi italiani per il maestro del violino, legato da uno stretto rapporto con il pianista Jirikovsky, presente in altri spettacoli, come nell'occasione del debutto l'11 gennaio al teatro Valli di Reggio

Collabora regolarmente con le orchestre più celebri e i direttori più noti della scena internazionale, esibendosi in recital e concerti di musica da camera in tutto il mondo. Come violista, suona con i migliori quartetti d'archi ed ensemble da camera e in recital.

Carattere estremamente virtuosistico, grande varietà di tecnica, questa la carta d'identità di Mintz. Così i Capricci di Paganini, si presentano al pubblico. Mintz, ripropone le celeberrime composizioni per violino, scritte dal famoso virtuosista, nel 1817; i capricci proposti sono dal primo al sesto, variando da un suono moderato ad uno agitato e maestoso.

Dopo un breve intervallo, la serata prosegue con la “Sonata in Do minore op. 30 n. 2” per violino e pianoforte, lasciando così spazio alla Campanella, parte dei sei concerti per violino ed orchestra.

Un grande regalo quello di Mintz e del pianista Jirikovsky alla platea dell'Auditorium, che ha potuto assaporare un finale con la “F” maiuscola: il celeberrimo duo ha infatti eseguito altri due brani, fuori programma, concludendo la serata in modo speciale.

Apprezzamenti, un lungo applauso e l'invito a ritornare nuovamente a Foligno. Un concerto, durante il quale non sono mancati “urli” di elogio da parte degli invitati.

Una stagione concertistica, apertasi con un grande maestro e che vanta un programma di tutto rispetto, non può che essere beneaugurante.

(*) Studentessa VA Liceo delle Scienze Umane

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