Doveva tenersi oggi 19 giugno ma è stata rinviata (su richiesta degli indagati) al 24 luglio, l’udienza preliminare del processo per la morte di Fabio Giaimo, Gianluca Trevani ed Enrico Cioli dei i tre sub umbri che hanno perso la vita al largo delle isole Formiche il 10 agosto del 2014.
Il giudice ha accolto la richiesta presentata dal legale degli imputati, l’avvocato Riccardo Lottini, per legittimo impedimento. In tribunale si sono presentati i familiari dei tre sub umbri morti e il loro quarto amico e compagno di immersione Marco Barbacci, unico sopravvissuto alla tragedia. Tutti hanno fatto richiesta di costituzione di parte civile parte civile nel procedimento a carico deltitolare del diving Andrea Montrone, del suo collaboratore MaurizioAgnaletti e di Daniela Lucciola, moglie di Montrone. Le accuse della procura di Grosseto sono quelle di negligenza, imprudenza e imperizia. Secondo le perizie inoltre tutte le bombole in uso al diving sarebbero state caricate con quantitativi di monossido superiori al consentito.
E’ passato quasi un anno da quando i tre sub umbri – Fabio Gaimo, Gianluca Trevani ed Enrico Cioli – hanno perso la vita alle isole Formiche durante un’immersione. Il giudice nella prossima udienza dovrà decidere se rinviare o meno a giudizio gli indagati: Andrea Montrone, titolare del diving, Maurizio Agnaletti, il suo collaboratore e Daniela Lucciola, moglie di Montrone. C’è anche un quarto indagato: si tratta della società Underwater Activity srl di Talamone, di cui la Lucciola è amministratore delegato e Montrone amministratore di fatto.