Categorie: Cronaca Perugia

Stupro in villa: si cerca Altin Hoxha “occhi di ghiaccio”

Continuano incessanti le indagini per risalire agli autori della rapina avvenuta in una villa a Resina, alla periferia di Perugia, nella notte del 3 febbraio, durante la quale la madre della compagna del proprietario della villa è stata stuprata da uno dei due malviventi. Gli inquirenti sono sulle tracce di Altin Hoxha, “occhi di ghiaccio”, tristemente famoso per essere l’albanese che, insieme alla sua banda composta da altri 13 uomini, avrebbero messo a segno ben 11 colpi nelle ville perugine, compresa quella all’abitazione di Serse Cosmi, dalla quale furono portati via 5000 euro. Hoxha era agli arresti presso il carcere Regina Coeli di Roma, ma il 13 gennaio scorso era riuscito ad evadere con una fuga rocambolesca insieme al suo compagno di cella, un rumeno di 24 anni autore di diverse rapine ad alcune banche: entrambi erano riusciti a segare le sbarre e a calarsi dal terzo al secondo piano con corde e arpioni. Da lì, con un salto di circa 20 metri, avrebbero poi guadagnato la libertà. Il terzo compagno di cella non li avrebbe seguiti perché troppo stretto il passaggio tra le sbarre. I carabinieri avrebbero cominciato a seguire la pista degli albanesi per le dinamiche in cui è avvenuta l’ultima rapina: le vittime di Hoxha erano infatti di solito picchiate, a volte con chiavi inglesi, e minacciate. Hoxha inoltre affiancava un complice che teneva sott’occhio i proprietari delle ville, mentre gli altri provvedevano a svaligiarle. Nella notte del 3 febbraio, pare che la vittima, in casa con la nipote 15enne, avesse aperto la porta di casa per portare a spasso il cane, ma sia stata a quel punto fermata da due uomini armati di fucile e pistola che avrebbero a quel punto urlato “state calme, non vi faremo niente”. I malviventi hanno poi aspettato l’arrivo del proprietario della villa, ma uno dei due, spazientito, ha costretto la donna a seguirlo in taverna, per poi consumare lì lo stupro. Sembra inoltre che la villa fosse stata da tempo presa di mira, e gli avventori stessero già tenendo sott’occhio i movimenti degli inquilini. La donna aggredita, nel frattempo, è stata dimessa dall’ospedale con una prognosi di sei giorni.

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Ale.Chi.