Aveva cercato di realizzare una bomba da sé, oltre a modificare un “botto” per renderlo più esplosivo il giovane italiano di 24 anni, residente a Castiglio del Lago, ora finito nel carcere di Perugia dopo alcuni mesi di indagini. Secondo la Procura le sue azioni avevano finalità terroristiche.
Il personale della Polizia di Stato di Perugia – con il coordinamento della Direzione Centrale Polizia di Prevenzione – ha infatti dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Perugia, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura della Repubblica di Perugia, nei confronti di un cittadino italiano classe 2001, incensurato, ritenuto responsabile del reato di autoaddestramento con finalità terroristiche anche internazionali.
L’attività d’indagine si è sviluppata a seguito della segnalazione della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione che, nell’ambito della concreta e proficua collaborazione con l’FBI, ha acquisito diversi indirizzi IP, operanti sul territorio nazionale, di soggetti che hanno fatto accesso a siti web direttamente riconducibili ad organizzazioni terroristiche di stampo jihadista, dediti alla propaganda e al proselitismo, all’attività di reclutamento ed all’insegnamento delle tecniche per il confezionamento di ordigni esplosivi.
Gli approfondimenti svolti dal personale della Digos di Perugia, costantemente coordinati dalla Procura guidata da Raffaele Cantone, hanno consentito di risalire ad un indirizzo IP operante nella provincia di Perugia, riconducibile ad un 24enne.
Il giovane lo scorso settembre è stato sottoposto a perquisizione domiciliare, attività che ha dato esito positivo. Infatti, presso la sua abitazione di Castiglione del Lago, i poliziotti hanno rinvenuto vari device, in seguito sequestrati, contenenti migliaia di file riguardanti la manualistica per la costruzione di armi, di ordigni esplosivi, le istruzioni per la produzione di polvere pirica, nonché altro materiale comprovante una sua progressiva radicalizzazione. È stato anche accertato il tentativo del 24enne di confezionare un dispositivo deflagrante e di alterare il contenuto di un comune petardo per aumentarne il potenziale lesivo in caso di esplosione.
La Procura ha quindi chiesto ed ottenuto nei confronti del 24enne perugino l’arresto. Che ora è stato eseguito, con il giovane che è stato tradotto nel carcere di Capanne.