Città di Castello

Studenti umbri rientrano in scuole toscane “solo dopo tampone”. Fratini “Una porcata”

Gli studenti umbri residenti in zona rossa e iscritti alle scuole di Sansepolcro (Ar) potranno tornare in classe ma non prima di aver fatto un tampone rapido che ne escluda la positività al Covid-19.

L’intesa tra Giani e Tesei, rientro ancora rinviato

Questo prevede l’intesa stabilita tra il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il governatore dell’Umbria Donatella Tesei, che implica inoltre il rientro a scuola non immediato degli studenti umbri, i quali dovranno continuare a seguire le lezioni a distanza “per almeno altre 48 ore“.

Le polemiche dopo la Dad imposta dalle scuole di Sansepolcro

L’ “accordo” di Giani e Tesei nasce a seguito delle polemiche scoppiate domenica sera (7 febbraio) a causa della decisione degli istituti biturgensi di imporre la Dad agli studenti umbri della zona rossa, poi “ritrattata” 24 ore dopo dai dirigenti scolastici.

Sembrava infatti che, proprio da ieri (9 febbraio), i ragazzi del fronte umbro potessero già tornare nelle rispettive classi toscane ma, nella stessa giornata, è arrivato il provvedimento dei due governatori per rendere possibile la frequenza in presenza nelle primarie e secondarie, non solo di Sansepolcro, ma anche di Pieve Santo Stefano, Anghiari e Monterchi.

Le parole dei governatori

Siamo felici – afferma il presidente Gianidi aver trovato una soluzione che salvaguarda sia il loro diritto, che la loro salute e quella di tutti. Sarà il Sistema sanitario regionale toscano che, nell’ambito del programma di screening avviato dalla Regione ‘Scuole sicure’, li sottoporrà al tampone rapido gratuito. Chiediamo loro soltanto un paio di giorni di pazienza per darci il modo di predisporre il necessario davanti agli istituti scolastici dei 4 Comuni toscani interessati”.

Ci siamo immediatamente attivati – ha affermato Teseiaffinché i nostri ragazzi che frequentano le scuole toscane a confine tra le due regioni potessero tornare in classe garantendo la sicurezza anche per i loro compagni. Ringrazio il Presidente Giani che si è reso subito disponibile a trovare una soluzione condivisa.

I sindaci insorgono “Situazione più discriminatoria di prima”

Soluzione condivisa non proprio da tutti, in primis dal sindaco di Citerna Enea Paladino e quello di San Giustino Paolo Fratini, che per primi avevano parlato di atto discriminatorio verso i ragazzi umbri da parte delle scuole di Sansepolcro.

Sono deluso e amareggiato dall’accordo Giani-Tesei – ha dichiarato PaladinoSolo gli studenti umbri saranno sottoposti obbligatoriamente a tampone fuori dalle scuole toscane. Non siamo appestati e non lo sono i nostri ragazzi. Sarei stato d’accordo se i tamponi fossero stati fatti a tutti ma così siamo ad una situazione ancora più discriminatoria di prima. Da uomo libero e da sindaco non posso accettare tale scelta, ricorrerò insieme ai miei colleghi umbri nelle sedi opportune se questo accordo si dovesse concretizzare“.

Sono assolutamente d’accordo che in una situazione pandemica va attuata ogni precauzione, ma ciò non può giustificare la discriminazione e la ghettizzazione dei cittadini. – fa eco FratiniLa delusione più grande che un presidente come Eugenio Giani possa essere complice di una tale porcata.