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Studenti, occupazione Liceo: “forzati magazzini e archivio, locali svuotati” / Ft, prima e dopo

Dallo scorso 2 gennaio il seminterrato è stato liberato da tutto il materiale presente e non utilizzabile come dimostrano le foto che invito a pubblicare al posto di del filmato che documenta una situazione dovuta all’occupazione”. E’ quanto scrive in una nota datata 17 gennaio la dirigente dell’Istituto d’arte “Metelli” di Terni, Maria Rita Chiassai, scuola finita al centro delle proteste degli studenti costretti ad ‘emigrare’ ai Geometri. Tuttoggi.info aveva seguito a vicenda (qui, il video) e lo scorso 30 dicembre aveva pubblicato le immagini in cui si mostrava lo stato di incuria in cui si trovavano i locali seminterrati. Situazione che, per certi aspetti, detta della professoressa Chiassai, sarebbe stata creata proprio dagli studenti che avevano occupato la scuola dal 17 dicembre. “Si ricorda che gli studenti hanno occupato la sede dal 17 dicembre – si legge testualmente nella nota dirigenziale – e dal 20 dicembre e hanno occupato permanentemente giorno e notte il Metelli rimanendo da soli per tutto il tempo (ad eccezione della mattina del 22 dicembre), visto che la scuola non era funzionante per le Vacanze di Natale e quindi il vostro filmato si riferisce ad una situazione ormai totalmente gestita dagli alunni. Era previsto da tempo per il 2 gennaio 2015 lo svuotamento del seminterrato che conteneva materiale informatico dismesso e arredi rovinati organizzati in contenitori di metallo che però sul filmato compaiono completamente rovesciati e buttati a terra, in disordine”. Ma non è tutto: “inoltre – continua la Chiassai – ad una verifica dell’ambiente da parte di alcuni docenti e del dirigente sempre in data 2 gennaio ’15 si riscontrava che erano state forzate ed aperte tutte le porte dei magazzini chiuse da lucchetti e quelle dell’archivio didattico chiuse a chiave”. La preside non chiarisce da quanto era stata deciso lo svuotamento del seminterrato, né se sono stati valutati eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti dei ragazzi, viste le accuse mosse. Accuse che gli stessi  avevano già respinto al termine della protesta e al conseguente rientro a scuola, avvenuto lo scorso 12 gennaio nella ‘nuova’ sede dei Geometri (clicca qui).