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Terni, prosegue occupazione scuola “Metelli”

Continua l’occupazione del liceo artistico di Terni “Orneore Metelli”. L’ occupazione degli studenti è iniziata la mattina del 17 dicembre, non si è fermata neanche per le festività natalizie ed è decisa a proseguire fino al 7 gennaio, imprevisti permettendo.

LEGGI ——- Liceo artistico occupato / Parlano gli studenti

Oggi TO è andato a trovare gli ‘occupandi’. Ci viene detto che nella giornata di ieri, gli studenti insieme ad alcuni genitori sostenitori della causa hanno interrotto la riunione in consiglio comunale, occupando simbolicamente palazzo Spada e chiedendo a gran voce l’attezione da parte delle istituzioni. “Le varie fazioni politiche presenti -racconta uno studente- sono state disposte ad ascoltarci e questo ci ha fatto molto piacere. Questa mattina poi, in Provincia, l’opposizione ha esposto la nostra causa davanti alle personalità presenti”.

Gli studenti hanno ottenuto una riunione congiunta il 2 gennaio con il Prefetto, il Sindaco, il dirigente e assessore dei lavori pubblici, il capo dei vigili del fuoco, ed il dirigente scolastico per poter discutere faccia a faccia sulla vicenda, le problematiche e le possibili soluzioni.

Quando si parla di soluzioni  i ragazzi sono molto chiari: “Le problematiche di messa in sicurezza – spiegano- sono più semplici da risolvere più di quanto si possa pensare. Quello che proponiamo è una deroga allo spostamento delle classi, dato che sarebbe del tutto antiproduttivo a livello di corso studio sia per materie di liceo, sia per la specializzazione nei laboratori, un cambio di sede a metà anno. Durante il periodo estivo sarebbero più che possibili dei rapidi lavori di messa a norma al nostro istituto. Più che problematiche di natura techina -lanciano una frecciatina- qui si tratta di problematiche di natura politica. Ci è ben noto che vorrebbero cambiare il nostro liceo e trasformare alcuni dei nostri laboratori in musei”.

A questo punto gli studenti ci hanno voluto mostrare il piano inferiore dell’istituto. Come testimoniano le immagini del video girato, il degrado e l’abbandono regnano sovrani. Sedie sparpagliate e rovesciate qua e là, opere di studenti (create con chissà quanto impegno) riposte in malo modo, pezzi di computer, stampanti, pezzi di set per spettacoli teatrali accatastati con noncuranza. Siamo stati magnanimi e non abbiamo voluto infierire, ma nell’ultimo stanzone (quello alla fine del video oscurato) c’è tutto l’archivio scolastico lasciato in  grave stato di incuria, dove registri e libri giacciono sepolti nella polvere accanto ad altri oggetti buttati nel disordine.

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