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Studenti come astronauti: esperimenti ‘spaziali’

Sette istituti comprensivi dell’Umbria, grazie all’intervento del Laboratorio di Scienze Sperimentali, dalla scorsa settimana hanno intrapreso un innovativo esperimento biologico lanciato dall’Agenzia Spaziale Europea in tutti i Paesi membri.

Si tratta dell’esperimento “Food from spirulina”, che ha come oggetto di studio l’organismo unicellulare procariota denominato spirulina (arthrospira platensis, erroneamente associato alle alghe), responsabile della trasformazione della Terra 3,5 miliardi di anni fa. Grazie alla sua straordinaria capacità di trasformare anidride carbonica in ossigeno (fotosintesi), la spirulina ebbe un ruolo decisivo nell’evoluzione della Terra e nella colonizzazione del pianeta con nuove forme di vita. La spirulina è ad oggi presente sul nostro pianeta e viene impiegata anche come cibo iper-proteico per nutrire gli astronauti impegnati nelle missioni spaziali.

Quello che per gli istituti umbri e del resto d’Europa è un esperimento, per gli addetti dell’ESA è in realtà un’operazione all’ordine del giorno: gli astronauti impegnati sulla Stazione spaziale internazionale, tra cui l’italiana Samantha Cristoforetti, si dedicano costantemente alla coltivazione di spirulina per trarne nutrimento e ossigeno e per osservare quali sono le reazioni dell’organismo in assenza di gravità.

I kit dell’ESA per gli esperimenti sono arrivati al Laboratorio di Scienze Sperimentali, con l’occorrente per svolgere gli esperimenti. I kit sono già stati assegnati alle scuole coinvolte: Istituto Comprensivo “Piermarini” di Foligno, Istituto Comprensivo “G. da Foligno”, Istituto Comprensivo “N. Alunno”, Belfiore di Foligno, Istituto Comprensivo “Valenti” di Trevi, Istituto Comprensivo “Ferraris” di Spello, Istituto Comprensivo Assisi 3, Istituto Comprensivo Bastia Umbra. Gli esperimenti si svolgono presso gli istituti sopra citati, mentre il Laboratorio di Scienze Sperimentali ne sta conducendo altri due personalmente con l’aiuto di Nesci e della biologa Elena Palini, collaboratrice del LabScienze. Dopo aver messo in opera le strumentazioni fornite e gli inoculi di spirulina, la fotosintesi viene osservata e misurata per 15 giorni.

I dati saranno comunicati al Laboratorio di Scienze Sperimentali che, poi, trasferirà i risultati di tutte le esperienze all’ESA. Nel protocollo ufficiale dell’ESA si legge: “il kit Food form spirulina costituisce un modo interessante e innovativo di studiare la fotosintesi. Grazie alla luce, gli studenti potranno coltivare la spirulina e osservare le colture diventare più dense al proliferare dei cianobatteri. Attraverso l’impiego di un luogo di coltura controllato, viene dimostrata la necessità di anidride carbonica e l’intensità della fotosintesi viene quantificata misurando l’ossigeno prodotto. Il fatto di collegare questo lavoro alla problematica dei voli spaziali e alla necessità di produrre nutrimento e ossigeno dà una forte motivazione agli studenti a lavorare e a riflettere profondamente su questo processo”.

 Il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno annuncia, inoltre, di aver acquistato una stampante 3D che sarà installata e collegata al sistema informatico mercoledì 11 marzo alle 16.

In questa occasione, saranno svolte dimostrazioni e illustrate le potenzialità della progettazione, della modellazione in 3D per gli ambiti della formazione, della produzione artigianale e industriale. In previsione dell’acquisto della nuova attrezzatura il Laboratorio di Scienze Sperimentali ha elaborato un ampio programma di formazione e aggiornamento, rivolto a una vasta a platea di figure professionali: dipendenti di imprese industriali, artigiani, docenti e studenti. L’acquisto è avvenuto con la collaborazione del Comune di Foligno e dell’assessorato allo sviluppo economico.

“Si tratta di un’occasione importante per la città – commenta l’assessore Giovanni Patriarchi – Grazie alla sinergia tra il Comune di Foligno e il Laboratorio di Scienze Sperimentali si inizia un innovativo percorso didattico che porterà alla formazione di giovani e non solo sull’uso delle più recenti tecnologie, per trasmettere le conoscenze e le competenze che sono alla base dei percorsi professionali del futuro”. La cittadinanza e i giornalisti sono invitati a partecipare all’evento per conoscere il piano didattico elaborato dal Laboratorio di Scienze, volto a formare le figure professionali del futuro.