Dialogo aperto con scambio di proposte ed analisi fra l'Istituzione Consiglio regionale e gli studenti di alcune scuole superiori su due temi attualissimi in Umbria ed in particolare a Perugia: la sicurezza e l'uso di droghe; l'aggregazione e la vivibilità nei centri storici. Si è svolto a Palazzo Cesaroni nell'ambito del progetto “Studenti cittadini. I giovani prendono la parola” (http://goo.gl/tufve [1]), voluto dall'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, in accordo con l'Ufficio scolastico regionale e l'Associazione Camìna (Bologna).
Dall'incontro con il presidente della Commissione Statuto Andrea Smacchi e la vicepresidente della Commissione sulle tossicodipendenze Maria Rosi, che ha coinvolto circa 40 studenti, provenienti dall'Ipsia “Cavour-Marconi” (Perugia), Its “Volta” (Perugia); Liceo Scientifico “Majorana” (Orvieto) e Itig “Da Vinci” (Foligno), sono emersi interessanti considerazioni e proposte sui due temi scelti dagli stessi studenti ad inizio maggio e questa mattina oggetto di due distinti gruppi di lavoro. In particolare gli studenti hanno chiesto ai loro interlocutori di essere coinvolti nelle scelte decisionali della politica in genere, della Regione e dei Comuni. Hanno proposto di affrontare il tema della diffusione delle droghe ricorrendo alla necessaria repressione degli spacciatori, anche con una militarizzazione limitata nel tempo dei centri storici più esposti, come Perugia fino ad individuare i complici che agli spacciatori affittano case, o ponendo fine al rilascio degli arrestati. Gli stessi studenti hanno sollevato critiche e rilievi a quelle Amministrazioni comunali che decidono dall'alto, ad esempio di realizzare spazi per la pratica di sport, senza prima capire se esiste realmente una domanda in tal senso e come poi verranno gestiti gli impianti realizzati. Hanno chiesto quindi di prevedere percorsi decisionali dal basso, fino a suggerire la nascita di un coordinamento tra Regione e Comuni.
Interessante anche il momento del confronto e di scambio di idee con il livello politico. Il presidente della Commissione statuto Andrea Smacchi ha detto ai ragazzi che ad esempio l'Umbria è da tempo impegnata a favorire l'aggregazione dei ragazzi che è anche una forma di prevenzione, con un ricco cartellone di offerte culturali, rappresentato dai grandi Festival estivi, da Umbria Jazz al Festival delle Nazioni. Ma lo stesso Smacchi ha chiesto ai ragazzi come loro intendono il concetto di associazionismo giovanile; se è giusto che in alcune realtà dell'Umbria si assista al fenomeno della nascita di tanti piccoli club ristretti e chiusi a qualsiasi forma di integrazione come i 26 sorti a Gubbio che spesso non interagiscono fra di loro.
La vice presidente della Commissione sulle tossicodipendenze Maria Rosi ha invece posto con forza il problema della droga, del concreto rischio di morire a venti anni se si fanno scelte sbagliate e della scelta che dovrebbe fare tutti i ragazzi di riappropriarsi loro per primi dei centri storici, dove meglio si esprimere la propria identità, piuttosto che preferire anonimi centri commerciali. Il progetto “Studenti cittadini. I giovani prendono la parola”, che prevede altri incontri finalizzati a ritessere il filo del senso civico ed a consolidare il rapporto tra Consiglio regionale e scuole dell'Umbria, si concluderà con l'elaborazione di una proposta finalizzata ad istituire un organismo di rappresentanza regionale dei giovani.