di Carlo Ceraso
Atti di bullismo in una scuola del centro di Spoleto. Compiuti da una minigang di 2-3 ragazzini fra i 12 e i 13 anni che avrebbero malmenato e cercato di avere piccole somme di danaro dai compagni più piccoli. E’ l’ipotesi di accusa mossa da alcuni genitori della scuola media Dante Alighieri, l’istituto più prestigioso della città del festival, che nel corso di una assemblea per l’elezione dei rappresentanti di classe, tenutasi una decina di giorni fa, hanno messo nero su bianco le lamentele raccolte dai propri figli.
In almeno un paio di casi, a quanto raccontano i genitori, i bulli avrebbero preteso 5 euro dalle vittime. Episodi che si sarebbero verificati nei bagni della scuola, lontano dagli occhi di docenti e personale ausiliario. La notizia sta facendo il giro della città suscitando non poco clamore visto che la Dante Alighieri non è mai stata coinvolta dal fenomeno del bullismo. Contrastato anche grazie alle forze dell'ordine che a scadenza programmata, tengono in collaborazione con la direzione scolastica delle lezioni sul fenomeno.
“Non ne sapevamo assolutamente nulla” dice la preside, la professoressa Morena Castellani “lo abbiamo appreso durante quella assemblea. Ho avviato immediatamente una indagine interna e interpellato gli insegnanti che mi hanno confermato di non aver ricevuto alcuna segnalazione dagli studenti. Ho già convocato anche i genitori con i quali ci incontreremo nei prossimi giorni per valutare quanto denunciato”.
Nel mirino ci sarebbero non meno di 2 ragazzini della III media. Alcuni genitori sostengono si possa trattare di 2 studenti di origine extracomunitaria.
“Aspettiamo di sentire tutte le parti in causa” continua la dirigente scolastica “è fin troppo evidente che dovremo valutare attentamente ogni racconto. Poi decideremo il da farsi senza dimenticare che l’istituto è chiamato ad educare e insegnare, prima ancora di sanzionare. Se ci saranno comunque dei responsabili prenderemo i dovuti provvedimenti”.
L’indagine interna punta quindi a cercare ogni possibile riscontro a quanto denunciato dai piccoli studenti. Compito che potrebbe risultare anche non troppo difficile visto che l’Istituto adotta da tempo provvedimenti utili a ‘rintracciare’ i propri studenti: se ad esempio un bambino chiede di andare in bagno, la sua uscita viene segnata dal docente sul registro di classe.
Non trova invece alcun riscontro ufficiale la notizia che sarebbe stata presentata anche una denuncia alle forze dell’ordine da parte dei famigliari di uno studente.
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