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STUDENTI ALLA NOVAMONT DI TERNI, USCITE DIDATTI DAL 4 MARZO

Nell'ambito del progetto culturale “Cittadini del mondo”, area Salvaguardia del Creato e Sviluppo sostenibile promosso dalla Diocesi di Foligno, 400 studenti degli istituti superiori saranno coinvolti in un'interessante iniziativa, dal 4 al 14 marzo. L'azienda chimica NOVAMONT di Terni ospiterà alcune uscite didattiche, ripartite per scuole in diversi giorni. Questa visita aziendale vuole stimolare, nei ragazzi, una forte presa di coscienza dell'adozione di forme di energie e di materiali alternativi che sono sempre di più dettati da una scelta etica e da una precisa volontà di conservazione dell'ambiente che ci circonda. La NOVAMONT è una giovane realtà industriale, nel panorama italiano, che si è posta un progetto ambizioso: l'integrazione tra chimica, ambiente e agricoltura. Sin dalla nascita l'azienda chimica ha adottato precise strategie per individuare prodotti e strumenti che garantissero concrete soluzioni volte alla salvaguardia ambientale. Grazie all'impegno profondo e costante dei ricercatori i risultati sono stati e continuano ad essere estremamente positivi e concretizzati negli infiniti e comuni oggetti di uso quotidiano (piatti, bicchieri, posate, buste…) realizzati in Mater-BiTM, la bioplastica ricavata da fonti rinnovabili. Per la NOVAMONT questa bioplastica è la risposta concreta alla domanda di prodotti di largo consumo a basso impatto ambientale. Nasce da risorse rinnovabili di origine agricola, diminuisce le emissioni di gas ad effetto serra, riduce il consumo di energia e di risorse non rinnovabili e completa un circolo virtuoso: le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione o compostaggio, senza rilascio di sostanze inquinanti. E' importante perciò sempre di più riflettere nei prossimi anni, nelle scuole e nei vari luoghi educativi, del tema ambientale e della salvaguardia del nostro bene comune che è il pianeta Terra. Da questo punto di vista le nuove generazioni sono sensibili e vivono con apprensione il fatto che i beni del nostro pianeta vengano sfruttati a vantaggio di pochi, senza considerazione per la limitatezza delle risorse energetiche, senza preoccupazione della distruzione dell'habitat naturale in cui viviamo, causando condizioni d'ingiustizia e di povertà per milioni di persone.