Cronaca

Studentessa di Orvieto morta a Roma, mistero sulle circostanze della tragedia

Sono gli agenti del commissariato di Porta Pia di Roma a indagare sulla misteriosa morte di Laura C., la giovane studentessa di Orvieto, 17 anni, che nel giorno di San Valentino si è lasciata cadere nel vuoto dal 7° piano di un palazzo di Roma, situato in Via Agrigento.

Molti sono ancora gli aspetti da chiarire e sotto la lente degli inquirenti sono finiti tutti i movimenti della ragazza, soprattutto la sua ‘vita social’, dove spesso la giovane, come molti suoi coetanei, dava libero sfogo ai suoi pensieri.

La studentessa, il 14 febbraio scorso, invece di recarsi all’istituto superiore tecnico di Orvieto, dove frequentava il 4° anno, da Montecchio, paese in provincia di Terni dove viveva con la madre, si è diretta a Roma, per poi dirigersi verso Piazza Bologna, nei pressi della quale si trova Via Agrigento. Qui il primo punto interrogativo sulla vicenda: gli agenti indagano per ricostruire quegli ultimi attimi di vita di Laura, e, soprattutto come mai abbia scelto proprio quel palazzo per mettere in atto i suoi propositi.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, gli inquirenti avrebbero interrogato il portiere del palazzo, il primo ad aver trovato il corpo senza vita della giovane nella corte interna della palazzina e a dare l’allarme ai soccorsi, che avrebbe ammesso di averla lasciata passare senza sospetti perché la giovane avrebbe detto di essere diretta al settimo piano, dove vivono altre studentesse. Qui nasce il secondo giallo. Sempre da quanto riportato dal Corriere, infatti, dalla strada sarebbero visibili soltanto 5 dei 7 piani dei quali è costituita la palazzina e ancora non si ci spiega come la giovane fosse a conoscenza del fatto che ci fossero 7 e non 5 piani.

Tutta la vita privata di Laura è passata al setaccio dagli agenti che cercano nel gruppo degli amici, nelle dinamiche famigliari, indizi utili che possano dare risposte ai tanti punti interrogativi rimasti ancora senza risposta. Intanto si attendono i risultati della perizia autoptica sul corpo della studentessa, che potrebbero fornire ulteriori elementi alla risoluzione del caso.