Ha fatto un bel pò di clamore il servizio di ieri di Striscia la notizia sbarcata a Terni con uno dei suoi inviati speciali, il popolare Jimmy Ghione, specializzato nelle missioni in difesa dei consumatori.
La questione che ha suscitato l'interesse di “Striscia” è la tassa Tevera-Nera che come ha ricordato Ghione riguarda ben 97.000 contribuenti, arrivata a un punto di esasperazione tale che si è arrivati anche al mezzo televisivo per cercare di venire fuori da una contesa che sta andando avanti da anni. Ai contribuenti continuano ad arrivare bollette definite “inquietanti” dall'inviato di Striscia dal Consorzio di Bonifica del Nera (nato nel 1933 per la bonificazione dell'area appunto, ma rimasto ancora in vita) perché riportanti cifre da 0,03 o addirittura da 0,01 centesimi di euro, quando il regolamento regionale prevede che “il bollettino arrivi soltanto al raggiungimento dei 12 euro” come dichiarato da Angelo Garofalo. Jimmy Ghione ha intervistato proprio il presidente Adoc Umbria che ha illustrato la pesante situazione a cui devono far fronte i cittadini, letteralmente tartassati e ormai giunti al limite della sopportazione di una tassa che viene vissuta come ingiusta e discriminante. L'inviato si è poi recato dal presidente del consorzio per avere spiegazioni, Vittorio Contessa, che tra strafalcioni linguistici e imbarazzanti silenzi nel momento in cui gli è stato ricordato di essere stato in precedenza uno dei sostenitori del no alla tassa, ha cercato di rispondere alle domande di Ghione sulla destinazione degli oltre 3 milioni di euro che il consorzio incamera. A dire di Contessa 700 mila euro servono per le spese di manutenzione ordinarie, mentre i rimanenti per i costi di gestione dell'ente e come dice Totò nel video di Striscia “Io pago!”.
(Lu. Bi.)
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