Le patologie otorinolaringoiatriche che colpiscono il bambino sono la motivazione di maggior accesso alla visita dal pediatra. Le vertigini, la tonsillite, la rinosinusite, l’otite, fino alle patologie più gravi come le ipoacusie congenite, che possono determinare problematiche dal punto di vista comunicativo, linguistico, ma anche cognitivo e sociale, inficiando la traiettoria di vita del bambino sono le tematiche che hanno visto confrontarsi tra loro diversi specialisti del settore, al Delfina Palace Hotel di Foligno.
Un grande successo, dunque, il convegno dal titolo “Il bambino al centro: l’otorino incontra il pediatra” che si è posto l’obiettivo di migliorare la collaborazione tra i reparti, ma soprattutto la qualità delle diagnosi, le terapia e la qualità della vita dei nostri piccoli. Un congresso fortemente voluto dai responsabili scientifici del congresso: il dott. Fabrizio Longari, direttore della struttura complessa di Otorinolaringoiatria degli ospedali San Giovanni Battista di Foligno e San Matteo degli Infermi di Spoleto e la dott.ssa Simona Pindozzi, Dirigente medico presso la struttura complessa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale San Giovanni Battista di Foligno.
Fabrizio Longari ha spiegato: “Considerando che non sempre l’accesso alla visita ORL ed il confronto tra specialisti è rapido ed agevole, è fondamentale confrontarsi sulle difficoltà quotidiane nella gestione di alcune patologie acute e croniche, individuando quali sia i sintomi e segni a cui fare attenzione, in presenza dei quali è utile inviare il paziente allo specialista Otorinolaringoiatra e stabilire dei percorsi agevoli per la gestione di casi clinici più complessi, integrando il lavoro tra territorio ed Ospedali. Le patologie che colpiscono i più piccoli possono essere curate in modo adeguato solo se c’è una stretta collaborazione tra più specialisti, mettendo a punto gli approcci, le terapie e le procedure più idonee”.