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Strage Umbria Olii, ridotta condanna a Del Papa / Concorso di colpa a ditta Manili / Il video della sentenza

Sara Minciaroni

In parziale riforma della sentenza di primo grado, la Corte d'appello del Tribunale di Perugia ha rideterminato la pena per Giorgio Del Papa, legale rappresentante dell' Umbria Olii, a 5 anni e 4 mesi di reclusione. Ma il colpo di scena arriva con il riconoscimento del concorso di colpa, pari ad un terzo, per l'azienda Manili, il cui titolare, Maurizio Manili, ha perso la vita al momento dell'esplosione insieme a 3 suoi dipendenti.

L'avvocato della difesa – “Non ci aspettavamo questa sentenza, sull'esclusione del concorso di colpa, la sentenza era stata chiarissima: Manili e i suoi operai erano convinti di operare con olii vegetali e invece il silos 93 conteneva miscela esplosiva di esano. Non riusciamo a capire come possa imputarsi a Manili la responsabilità di un evento che era per lui imprevedibile e nel quale ha perso la vita”, così si esprime pochi minuti dopo la sentenza, l'avvocato Dino Parroni.

Sentenza comunque dura – La responsabilità di Del Papa è stata confermata, una condanna comunque pesante ma è certo che il concorso di colpa attribuito alla ditta Manili crea una doverosa rivalutazione che potrà ovviamente essere fatta solo dopo che saranno rese note le motivazioni della sentenza. Certo è che, quale conseguenza di quanto si è compreso al momento della lettura della setenza, è come se il Manili avesse avuto la consapevolezza del rischio che stava correndo. O, ancor più assurdo, fosse andato coscientemente incontro alla morte proprie e dei suoi dipendenti.

Giorgio del Papa – il legale rappresentante dell'azienda di Campello non era presente alla lettura della verdetto. Ha aspettato a casa, come fu per il verdetto di primo grado, che l'avvocato Giuseppe La Spina gli comunicasse l'esito. Il legale, soddisfatto, ha dichiarato: “La Corte è stata attenta, corretta e scrupolosa. Siamo soddisfatti. Adesso decideremo il da farsi”. Una dichiarazione che lascia trasparire la possibilità che la difesa potrebbe non voler ricorrere in Cassazione. Ma ancora è tutto da vedere. Come pure è da chiarire cosa farà il pm Mignini. La soddisfazione del legale La Spina è anche per il fatto che la Corte d'Appello ha assolto Del Papa dal reato di omissione dolosa dei sistemi antinfortunistici.
I risarcimenti – La sentenza ha stabilito anche la riduzione da 600 a 200 mila euro per ciascuna delle provvisionali. Il collegio dei giudici Belardi, Ricciarelli e Venarucci si era riunito in camera di consiglio oggi pomeriggio alle 18:30, per poi proclamare la sentenza questa sera poco dopo le 21.
La prima udienza del 25 ottobre scorso si era infatti conclusa dopo gli interventi dell'accusa del sostituto procuratore Giuliano Mignini e dei fidensori delle parti civili. La difesa si era limitata a chiedere una nuova perizia che redimesse il contrasto tra le opinioni dei periti delle due parti. Da un lato infatti i consulenti del pm hanno stabilito che l'esplosione si è verificata per l'eccessiva presenza di gas esano determinata dalle elevate temperature e dal fatto che il silos 93 non era stato svuotato. Dall'altro secondo la difesa si sarebbe trattato di un errore di manovra del gruista della ditta Manili (tesi che ha portato Del Papa a chiedere ai parenti delle vittime un risarcimento da 35 milioni di euro). Oggi invece l'udienza si è concentrata sulle tesi della difesa. Hanno parlato gli avvocati Giuseppe La Spina, Giuseppe Valentino e Sesto Santucci.
La sentenza di primo grado. La prima condanna per Giorgio del Papa è arrivata il 14 dicembre del 2011 pronunciata dal giudice Alberto Avenoso nel tribunale di Spoleto. Per la corte la morte dei 4 operai alla Umbra Olii il 25 novembre del 2006 non fu una tragica fatalità. E non fu neanche l’errore umano dell’unico superstite della strage di Campello sul Clitunno. Per la giustizia l’unico colpevole dell’esplosione era Giorgio Del Papa condannato in primo grado a 7 anni e sei mesi di reclusione e alla interdizione perpetua dai pubblici uffici. Oltre ad un risarcimento danni di quasi tre milioni di euro ai parenti delle vittime, al Ministero dell'ambiente e al Comune di Campello sul Clitunno.
(modificato alle h 11.35 del 9 nov 2013)
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