Behirng Breivik, l'uomo della strage di Oslo e Utoya costata la vita a 77 innocenti è stato condannato dalla corte a 21 anni di carcere. Il mostro è stato infatti riconosciuto sano e capace di intenedere e volere (l'accusa aveva chiesto l'infermità mentale e che venisse rinchiuso a vita in un manicomio criminale). I giudici invece hanno sentenziato che non è malato di mente condannandolo al massimo della pena, 21 anni. Li sconterà nel supercarcere di Ila in isolamento. Al momento della lettura il criminale ha sorriso. Una sentenza che in molti altri Paesi sarebbe stata accolta con sdegno, ma non qui in Norvegia: gli stessi sopravvissuti, sui social network come Facebook e Twitter, hanno esultato alla lettura della sentenza. La vita in carcere non sarà poi così dura per il massacratore di Utoya: al killer sono state assegnate 3 celle (per un totale di 24 mq) con attrezzature sportive e una postazione pc non connessa a internet. Fox News ha detto che ha più spazio “di quello di gran parte degli appartamenti di New York”. Ma non è tutto. Fra 10 anni Breivik potrà chiedere la libertà vigilata, se non abbandonerà le sue convinzioni xenofobe e non sarà riconosciuto socialmente pericoloso.