Raimondo Bultrini, giornalista ternano di 62 anni, è l’unico italiano rimasto ferito nell’inferno degli attentati in Sri Lanka. Il bilancio della strage, almeno 290 le vittime, conta almeno 37 morti di nazionalità straniera, numeri che sembrano destinati a crescere nel corso delle ore.
Il giornalista, corrispondente per l’Asia, ha raccontato a “La Repubblica” la drammatica esperienza vissuta proprio mentre stava realizzando un reportage sui luoghi della strage.
“La strada era chiusa per il ritrovamento avvenuto stamattina di un’auto sospetta poi risultata piena di esplosivo. Il tempo di avvicinarmi all’incrocio e chiedere informazioni a un residente e un’esplosione violenta davanti a me ha scatenato un inferno di fiamme proprio nel punto dove si trovava l’auto, subito completamente avvolta dal fuoco”.
Questo lo scenario descritto da Bultrini che si è dato alla fuga insieme ad altre persone presenti sui luoghi dell’attentato. Soltanto dopo qualche metro si è accorto di una lieve ferita alla gamba. Bultrini si è recato dunque in un ospedale nei pressi dell’esplosione ed è stato medicato dal personale sanitario, con tanto di monito: “Stia attento a dove va. Potrebbe non andarle sempre bene come oggi” – gli hanno ricordato gli infermieri dell’ospedale.