Con due distinte interrogazioni, quella di Nicola Morini (Tiferno Insieme) sulla strada provinciale 105 di Trestina e quella di Giovanni Procelli (La Sinistra) sulla strada provinciale 106 della Baucca, anche il problema della viabilità è tornato al centro dei lavori del Consiglio comunale di Città di Castello.
Mancanza di segnaletica, dissesto del manto stradale, assenza di banchina e di manutenzione nelle aree di pertinenza sono le criticità evidenziate dai entrambi i consiglieri rispetto a collegamenti formalmente di competenza provinciale.
“Esiste un pericolo per i cittadini che vivono lungo la carreggiata per i continui incidenti stradali causati dalle condizioni della strada” ha lamentato Procelli, soprattutto per l’abitato di Baucca, mentre Morini, che ha posto l’attenzione su una frana presente da 3 anni nei pressi di San Leo Bastia, ha insistito sul fatto che “la 105 è la via di casa per tantissimi tifernati. La Giunta deve attivarsi e mobilitare anche i suoi diretti rappresentanti in Provincia e Regione”.
“Le vicende istituzionali delle Province hanno aggravato una situazione già precaria, dal momento che il 90% delle strade che solcano il Comune non è di competenza comunale – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi – Se prima c’erano risorse insufficienti, ora sono venute meno anche quelle scarse disponibilità. Il Comune si è attivato in plurime occasioni verso Provincia e Regione per chiedere interventi almeno su episodi non procrastinabili, come la frana di San Leo, arginata da un intervento tampone, ma che necessita di lavori risolutivi del dissesto idrogeologico. In realtà interventi d’urgenza vengono effettuati quasi quotidianamente ma, nelle more della politica, potremmo anche valutare l’ipotesi di un passaggio di competenze all’Anas, come accaduto per il versante marchigiano dell’Apecchiese“.
Procelli nella replica ha chiesto “dissuasori sui punti più a rischio della 106”, Morini “un’attenzione maggiore per la 105, una strada panoramica di interesse turistico”.