Perugia

Strada chiusa a Ponte d’Oddi, i commercianti “Vogliamo tempi certi”

Un quartiere semi isolato quello di Ponte d’Oddi a causa dell’interruzione della strada che collega con Monteripido. Il nubifragio che ha colpito Perugia il 12 giugno aveva fatto cedere il muro di sostegno all’interno dell’area privata con il successivo coinvolgimento della strada sottostante e che ha determinato per motivi di sicurezza, per decisione dei tecnici del Comune, la chiusura della strada.

Commercianti in crisi. Un’interruzione che ha portato non solo disagi ai residenti del quartiere ma che ha messo in crisi gli stessi commercianti, oltre una decina, del quartiere che hanno scritto una lettera al sindaco a Romizi. “Le nostre attività – spiega la lettera firmata – stanno subendo notevoli cali di fatturato con picchi oramai arrivati al 60%”. Non ci girano intorno i titolari dell’edicola, del bar tabaccheria, della pizzeria e del fornaio insieme al toelettatore per animali, il veterinario e l’erboristeria. “Chiediamo al sindaco Romizi con l’urgenza che il caso necessità di sapere i tempi certi per la riapertura della strada“. Tempi certi che, al momento, non ci sarebbero. Dopo i sopralluoghi da parte dei  tecnici del Comune, infatti, nei giorni scorsi palazzo dei Priori ha assicurato che ha analizzato le soluzioni necessarie per ripristinare il  muro di sostegno di un privato che ha ceduto e che nel giro di qualche settimana le condizioni di sicurezza del tratto interessato saranno ripristinate. Ma davanti alla crisi degli incassi, i commercianti ora vogliono delle risposte.

Il tratto interrotto. Al posto delle transenne che vietavano l’accesso alla strada interdetta al traffico ora ci sono dei blocchi new jersey in cemento. Questo perché pare che nei giorni scorsi le transenne sarebbero state spostate più volte per consentire il transito di alcuni mezzi. Ma il nervosismo dei residenti e delle attività commerciali si concentra anche sul fatto che le segnalazioni dell’interruzione di strada non sarebbero chiare e non indicherebbero percorsi alternativi per raggiungere il quartiere.

Le soluzioni. Perché non istituire, ad esempio, il doppio senso di marcia su una corsia nella strada ora chiusa?  Potrebbe essere una delle possibilità da prendere in considerazioni così da interrompere l’isolamento di un quartiere e sciogliere il nodo della strada interrotta.