La Regione Umbria e i Comitati provinciali di Perugia e Terni dell’Anpi, l’Associazione nazionale Partigiani d’Italia, realizzeranno un progetto congiunto, “Storia e memoria con la Costituzione nel cuore”, rivolto ai cittadini e in particolare alle scuole, “per contribuire alla tutela della memoria e alla crescita nella società civile dei valori fondanti della lotta di Liberazione e della Resistenza”.
Con questa finalità, la presidente della Regione Catiuscia Marini e i presidenti dei Comitati provinciali dell’Anpi, Mari Franceschini per quello di Perugia e Giorgio Zagaglioni per quello di Terni, hanno sottoscritto oggi un protocollo d’intesa. Presenti componenti delle segreterie provinciali e presidenti di circoli territoriali dell’Anpi.
“Con la realizzazione di questo progetto che i Comitati provinciali dell’Anpi porteranno avanti in collaborazione anche con le istituzioni scolastiche, con i giovani, con iniziative in diverse città – ha detto la presidente Marini – manterremo alti gli ‘anticorpi’ necessari nella società contemporanea. I valori della Carta Costituzionale, che hanno trovato ispirazione nella Resistenza e nel pluralismo, sono i migliori ‘anticorpi’ ai rischi a cui siamo sottoposti: i fenomeni di razzismo, violenza e denigrazione delle persone, la mancanza di rispetto della dignità umana di uomini e donne. Per questo abbiamo raccolto la proposta dell’Anpi e la sosteniamo”.
“Il progetto, come si ricorda nel protocollo d’intesa che abbiamo siglato – ha aggiunto la presidente – si richiama all’articolo 1 dello Statuto regionale che ribadisce che l’Umbria è parte costitutiva della Repubblica italiana nata dalla Resistenza, a sottolineare le radici e i principi che hanno dato vita all’Italia repubblicana. Principi e valori, insieme alla valorizzazione della memoria storica che promuoviamo da tempo con varie, anche attraverso il patrimonio documentale dell’Isuc, e che diffonderemo con questo progetto specifico con l’Anpi”.
La presidente Marini ha tenuto a rimarcare il ruolo svolto dall’Associazione Nazionale Partigiani: “Spesso – ha detto – assistiamo a polemiche sull’Anpi, sul fatto che i partigiani sono sempre di meno dato che sono trascorsi oltre settanta anni dalla Resistenza che li ha visti protagonisti per la Liberazione del Paese. Ma la funzione dell’Anpi – ha rilevato – non è solo quella di rappresentare i partigiani ancora in vita, ma è soprattutto quella di essere luogo, memoria, conservazione e trasmissione dei valori fondanti della nostra Costituzione. Devono essere mantenuti vivi nella società i valori propri della Resistenza, centrali per la democrazia”.
“L’Anpi – ha detto a questo proposito la presidente del Comitato provinciale di Perugia Mari Franceschini, che è anche coordinatrice regionale dell’Anpi Umbria – porta in alto da sempre il desiderio e la testimonianza di chi ha vissuto la Resistenza: essere una casa aperta al dialogo, a tuti i democratici e antifascisti che vogliano confrontarsi. Dal 2006 è stata fatta la scelta importante di aprire l’associazione ai non partigiani, per salvaguardare i valori per cui si è combattuto. Tutti insieme si va avanti – ha proseguito – perché come afferma il presidente emerito dell’Anpi Carlo Smuraglia non c’è passaggio di testimone, né staffetta. I valori dei partigiani sono nei nostri cuori, ognuno si assume la responsabilità di portarli avanti e di essere punto di riferimento e unione affinché il nostro Paese sia democratico e antifascista”.
La presidente Franceschini, che ha ringraziato la Regione “perché per la prima volta firmiamo un protocollo d’intesa, che viviamo come un riconoscimento dell’impegno e del lavoro svolto costantemente dalla nostra Associazione nella scuola e nella società”, ha sottolineato che “è fondamentale lavorare con le scuole, con le istituzioni senza fare distinzioni su chi sia al Governo, con i partiti. Ora e sempre Resistenza – ha concluso – perché non c’è democrazia completa: è un elemento vivo, e noi lavoriamo perché sia sempre realizzata al meglio”.
Il presidente del Comitato provinciale dell’Anpi di Terni, Giorgio Zagaglioni, a sua volta ha ringraziato la Regione per la sottoscrizione del protocollo “molto importante perché è centrale l’attività nelle scuole: conoscere il fascismo significa stargli lontano, non commettere gli errori del passato, educare alla nonviolenza. La nostra missione – ha aggiunto – è rendere viva la memoria dei partigiani, far comprendere perché si sono ribellati e hanno combattuto il nazifascismo. Erano giovani che hanno scelto di difendere la loro terra e la libertà, che ci hanno lasciato la democrazia e la Costituzione. Dobbiamo educare i ragazzi perché la democrazia è sempre in pericolo, ben venga dunque questo protocollo con cui realizzeremo un progetto nel quale crediamo molto”.
Il progetto verrà attuato negli anni scolastici 2018/2019 e 2019/2020, con il sostegno della Regione Umbria. I Comitati provinciali dell’Anpi metteranno a disposizione il patrimonio storico-culturale dell’Associazione Nazionale Partigiani anche attraverso l’attività diretta dei soci e delle sedi territoriali per un programma articolato in quattro assi principali.
Verranno organizzate due mostre itineranti, accompagnate da un corso di formazione per i docenti delle scuole secondarie e attività con i loro studenti, la prima quest’anno su “1938 – Leggi razziali fasciste”, nella ricorrenza del drammatico anniversario della promulgazione delle leggi razziali, e la seconda, nell’anno scolastico 2019/2020, su “Dallo spirito di Ventotene all’Europa”.
Agli studenti di ogni ordine e grado verrà proposta la partecipazione, da soli o in gruppo, al concorso nazionale organizzato nell’ambito del protocollo d’intesa fra Anpi e Ministero dell’Istruzione per divulgare i valori della Costituzione e gli ideali di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale.
Altro ambito di intervento è quello della Resistenza nei territori: nelle scuole verrà proposto di lavorare insieme per arricchire la conoscenza e approfondire la ricerca sulla storia locale, sulle brigate partigiane che hanno operato nei vari territori, per “dare nomi e volti alla Resistenza, rendendo la memoria più viva e più vicina al vissuto di ognuno”.
Il progetto prevede poi di estendere a tutta la regione, sulla base della positiva e partecipata esperienza fatta ad Umbertide, la proposta di riqualificare spazi urbani per dare vita a un itinerario “Alla luce della Costituzione”, per la conoscenza e la divulgazione della Costituzione come base per un’Europa dei diritti e dell’integrazione, onorando anche la tradizione umbra della ceramica, con il coinvolgimento dei bambini delle classi IV e V delle scuole primarie chiamati a rappresentare con opere in ceramica i 12 articoli fondamentali della Costituzione italiana “illuminando” così spazi della propria città.