Stop all’estensione della rete 5G a Città di Castello senza garanzie per la salute dei cittadini. E’ quanto chiede il consigliere comunale del Psi Luigi Bartolini attraverso un’interrogazione al sindaco Luciano Bacchetta e alla giunta comunale, con cui sollecita l’emanazione da parte dell’ente di “una norma provvisoria, in attesa di un regolamento, che blocchi tutte le richieste dei gestori”.
“Bisogna avere una dichiarazione da Arpa, Usl e da organi superiori che certifichino che la rete 5G non nuoce alla salute umana e animale”, sostiene Bartolini, che rimarca: “solo allora si potrà parlare di rete 5G”.
“Alcuni mesi fa in Consiglio comunale abbiamo votato a favore di una mozione del consigliere Procelli che chiedeva lo stop alla rete 5G”, ricorda l’esponente della maggioranza, che richiama però l’attenzione sul fatto che “i governi hanno ceduto i diritti per la rete 5G ai gestori di telefonia e non si può dire che Città di Castello non avrà la rete 5G perché andremmo contro la legge”.
Per Bartolini l’amministrazione comunale dovrebbe pertanto attivarsi per “non avere un attacco selvaggio da parte dei gestori di telefonia mobile”, in considerazione delle preoccupazioni per i possibili effetti collaterali dell’attivazione di nuova tecnologia per la comunicazione.
“Questa rete, vista la sua potenza, produce emissioni di microonde millimetriche, inoltre ci saranno sensori, telecamere, microcelle e satelliti che trasmetteranno e controlleranno no-stop”, rileva il consigliere Psi, che ammonisce: “avremo una fitta rete di radiazioni elettromagnetiche 24 ore su 24, ci sarà un raddoppiamento di antenne che monteranno sulle nostra città, quindi avremo un campo magnetico sopra le nostre teste e tutti sappiamo che potremmo avere danni irreparabili alla salute, alterazioni, disfunzioni e forme tumorali”.