Città di Castello

Stop alla violenza sulle donne, anche a Umbertide due panchine rosse

Umbertide dice “no” a ogni tipo di violenza contro le donne con il posizionamento di due panchine rosse nella zona di piazza Marx.

La cerimonia di installazione si è svolta nella mattinata di ieri (giovedì 5 dicembre) alla presenza del sindaco Luca Carizia, del vicesindaco con delega alle Pari Opportunità Annalisa Mierla, dell’assessore alle Politiche sociali Sara Pierucci, della presidente della Commissione Pari Opportunità Gloria Volpi e della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Umbertide-Montone-Pietralunga Gabriella Bartocci. Erano inoltre presenti insegnanti e studenti della scuola secondaria di primo grado “Mavarelli-Pascoli”.

Una panchina (realizzata grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale e della Commissione Pari Opportunità del Comune di Umbertide con il Gruppo Volontari Umbertide e il centro sociale “Le Fonti”) è stata installata in piazza Marx, nei pressi della Fabbrica Moderna. L’altra è stata opera di docenti e studenti della scuola secondaria di primo grado “Mavarelli-Pascoli” e ha trovato dimora nell’area verde di piazza Marx.
Poco prima del taglio del nastro, alcuni studenti della “Mavarelli-Pascoli” hanno letto alcune loro riflessioni emozionali contro la violenza di genere, riprodotte su petali di cartone di colore rosso, e hanno ricordato come ogni panchina simboleggia la morte per violenza di una donna.

Da parte di Carizia, Mierla e Pierucci è stato evidenziato il fatto che l’inaugurazione ha un significato molto importante e quello che è stato compiuto “è un semplice gesto che ha un grande significato per l’intera comunità umbertidese. Molte donne ancora non hanno la forza di denunciare le violenze che subiscono e per questo, oltre a sostenere e implementare i servizi e gli strumenti volti a sostenerle, serve attuare un percorso culturale che porti ad affrontare ancora con più forza questa piaga sociale“.

Sono felice di condividere questa esperienza con tutti gli studenti, perché il cambiamento siete voi – ha dichiarato Volpi – Questa panchina è il simbolo della riflessione, per dire basta e rompere il silenzio. Siamo tutti uniti in una lotta che deve portare alla piena parità di genere”. “In giornate come questa la scuola ci deve essere, perché sono momenti che richiedono un percorso educativo straordinario se vogliamo produrre cambiamento” ha detto la dirigente Bartocci – I nostri ragazzi ogni anno lavorano su questi temi. La scuola c’è e anche le famiglie ci devono aiutare perché i comportamenti all’interno di queste due realtà sono lo strumento più adatto a esercitare un modo diverso di comportarsi verso i più deboli”.