Terni

“Stifone e le sue Gole”, natura, benessere e turismo sostenibile a Narni

E’ iniziata, a Narni, la prima stagione estiva di “Stifone e le sue Gole”, un programma di sviluppo con l’obiettivo di rivalutare l’area in ottica di turismo sostenibile a basso impatto.

Due eventi aperti al pubblico, al fine di qualificare l’offerta turistica e sensibilizzare in materia di rispetto dell’ambiente e di equilibrio psicofisico.

Natura e benessere: il filo rosso delle due esperienze

 Natura e benessere: il filo rosso che lega insieme le due esperienze. Nella prima, infatti, dal nome “Inner Bridge”, l’operatrice olistica stifonese Alice Casco ha accompagnato i partecipanti in un percorso di visualizzazioni guidate e tecniche di grounding, dalla zona verde dei ruderi del Ponte d’Augusto fino al giardino del Mulino dei Marchesi Eroli.

“Bottega Stifone”

A seguire, poi, la “Bottega Stifone”: il pittore Giulio Cesare Gabolini, stifonese d’adozione, ha accolto i visitatori lungo le sponde del fiume Nera, invitandoli a osservare i colori del paesaggio e dimostrando loro come metterli su tela, in una sessione di acquerello en plein air che si è conclusa con la visita al laboratorio artistico del maestro. 

Rossi: “I nostri collaboratori locali sono i primi ambasciatori dell’amore e dello stile di vita che vogliamo incentivare”

“Siamo convinti – ha dichiarato il referente del progetto, Filippo Andrea Rossi – che non possa esistere sviluppo turistico senza un coinvolgimento attivo dei residenti”. “Da questo punto di vista siamo estremamente entusiasti di poter contare sull’appoggio e la conoscenza diretta di coloro che vivono Stifone ogni giorno”. “I nostri collaboratori locali sono i primi ambasciatori dell’amore e dello stile di vita che vogliamo incentivare”.

Il programma, tuttavia, prevede altri laboratori incentrati sulla preparazione di oli essenziali e sulla ricerca di sorgenti d’acqua. “Infine – ha aggiunto Rossi – stiamo preparando un percorso esperienziale sulla pista ciclo-pedonale, tra la galleria di San Cassiano e l’antica fonte di Santa Rosa”.