Categorie: Dolce vita Spoleto

“STETE STRETTI COME SARDELLE” E’ QUI LA MASSIMOSOFIA (GUARDA IL VIDEO – ESCLUSIVA TO®)

E’ la massimosofia. Quella che impone di dire le cose pane al pane, vino al vino. Senza mezzi termini, senza fronzoli. Lui è così. Da sempre. Massimo Brunini è così. Non manca occasione per dimostarlo, a conferma che la sua linea non si cambia, non si accoda alla moda del momento. E’ un purosangue, verace quanto si vuole, ma pur sempre un cavallo di razza.

Se poi si è bravi e, parlando alla buona, si riesce anche ad esaltare la propria terra, le proprie origini, persino il dialetto, tanto meglio.

Lo ha dimostrato al concerto di Capodanno quando, salito sul palco, ha donato tre bottiglie di Trebbiano spoletino al direttore Francioli, al mezzosoprano Ida Maria Turri e al primo violino. Certo il cerimoniale avrebbe imposto un mazzo di fiori. Qualcuno in platea ha mugugnato. Ma che importa.

Lo ha dimostrato ancor più all’inaugurazione del percorso meccanizzato, avvenuto alla presenza del ministro Alessandro Bianchi. Tutta quella gente ad attendere il fatidico taglio del nastro lo ha commosso ed esaltato. Due sentimenti che manderebbero in tilt chiunque. Anche a lui.

Ed è allora che viene fuori il vero Brunini, quello che lascia in Comune i panni del burbero e si mescola fra la “sua” gente. Così – dimostrando di comprendere la difficile situazione venutasi a creare per quella massa di gente accorsa allo Spoletosfera – si è lasciato andare esclamando “vi comprendo….stete stretti come sardelle”.

Qualcuno, fra le autorità intervenute, ha avuto un sussulto. Ma i più non vi hanno fatto caso; lo conoscono, lo hanno amato e lo amano.

Le tante telecamere presenti hanno mancato l’obiettivo. Non quella di uno spoletino, altrettanto verace come il sindaco, che quella chicca è riuscito ad immortalarla e a mandarla a Tuttoggi.info.

Non senza averci fatto giurare di mantenere riservata la sua identità.

Eccolo allora lo “stete stretti come sardelle”. Da vedere e rivedere. Un capolavoro di spoletinità. Da far venir in mente di musicarlo. Che possa diventare il prossimo tormentone estivo?

Occorre solo un po’ di fantasia. D’altra parte…..il testo c’è già.