Se la sfida per la segreteria regionale del Pd, con le primarie del 16 dicembre, sarà – comunque vada – una festa, come dicono i due contendenti, Gianpiero Bocci e Walter Verini, allora un assaggio può anche arrivare in quel tempio dei sapori tradizionali, ma da una cucina griffata, che è “Casa Vissani”. Del resto, l’invito a “tornare alla cucina tradizionale” lanciato all’Umbria dallo chef più stellato della regione può benissimo calzare al nuovo corso del Pd, i cui protagonisti, un po’ tutti, annunciano di voler uscire dai salotti per scendere nelle strade, tra la gente.
Assente l’ex sottosegretario, quella parte del Pd è rappresentato da Catiuscia Marini, anche se non in veste politica ma istituzionale, alla presentazione della tradizionale “Guida ai sapori e ai piaceri dell’Umbria” de La Repubblica. Ma a metà cena ecco che compare anche Walter Verini. E allora la par condicio (almeno quella dem) è assicurata, tra ostriche e la più tradizionale delle pizze al pomodoro, come appunto prevede il protocollo di Gianfranco Vissani.
Tra chef, produttori di vini, giornalisti, politici e politologi, avvocati, accompagnato dal patron della Sir Sirci arriva il campione del mondo (da giocatore) e campione d’Italia in carica (da allenatore di Perugia) Lorenzo Bernardi. Lui è uno degli umbri d’adozione che hanno voluto scrivere sulla Guida le loro pagine d’amore per questa terra. E Bernardi, nonostante in tanti lo avessero messo in guardia sui perugini “chiusi e freddi“, ammette: “Con Perugia ho fatto centro“. Sul parquet del Pala Barton, ma anche a tavola.
Presente anche Gianni Dessì, un’altra firma degli “Itinerari d’autore”, sono state attese invano le star del cinema, che non sono riuscite a liberarsi dai loro impegni per essere a Baschi. L’orvietana Alba Rohrwacher, che però ha scritto con orgoglio: “Sono cresciuta in campagna e ho frequentato le scuole elementari e medie a Castel Giorgio“. Serena Autieri, diventata spoletina per amore del suo Enrico e poi della città del Festival, che l’ha affascinata talmente tanto da sceglierla come luogo per le nozze, “perché volevo far respirare anche ai miei parenti – spiega – quell’atmosfera che la città e la regione offrono“.