È stato di agitazione alla centrale Enel di Pietrafitta (Pg), con blocco degli straordinari dall’11 agosto all’8 settembre. La mobilitazione è stata decisa dalla Filctem Cgil, con l’appoggio della maggioranza dei lavoratori, con l’obiettivo di ottenere “un miglioramento delle condizioni occupazionali e in particolare della distribuzione dei carichi di lavoro”.
Il sindacato contesta infatti il dimensionamento previsto da Enel, che porterà le unità operative in centrale a 24, numero che “non consente una copertura dei turni adeguata senza il ricorso allo straordinario, né una corretta distribuzione dei carichi in un impianto che attualmente funziona a ciclo continuo e sette giorni su sette”.
La decisione di indire lo il blocco degli straordinari è maturata nei giorni scorsi dopo una riunione tra i lavoratori e la Filctem Cgil che si è svolta nel piazzale della centrale, visto che l’azienda aveva negato l’uso della sala interna fuori dall’orario di lavoro. “Il nostro obiettivo naturalmente è quello di ripristinare al più presto corrette relazioni sindacali e arrivare ad un’intesa con Enel – commenta Euro Angeli, segretario generale della Filctem Cgil di Perugia – ma al tempo stesso siamo pronti a portare avanti la mobilitazione qualora l’atteggiamento di chiusura dell’azienda dovesse permanere”.
Sulla vertenza interviene il sindaco di Piegaro, Roberto Ferricelli: “Seguiamo con grande attenzione lo stato di mobilitazione dei lavoratori della Centrale Enel di Pietrafitta”.
“Siamo stati presenti – spiega – all’incontro presso il Prefetto di Perugia e in quella occasione l’auspicio era che le parti giungessero quanto prima ad un accordo risolutivo. Condividiamo – aggiunge Ferricelli – i timori sul versante sindacale, a cui si aggiungono anche elementi di preoccupazione rispetto alle questioni legate alla sicurezza sul lavoro e ambientale, poiché non si può trascurare il fatto che presso questo impianto esistano elementi di rischio ambientale e idraulico. Nel rispetto delle scelte aziendali, sollecitiamo dunque una rapida risoluzione della vertenza”.
“L’Amministrazione comunale – precisa poi Ferricelli – confida sulla prospettiva di una positiva ricaduta occupazionale sul territorio, ma rimane alta l’attenzione sul futuro dell’impianto che ci auguriamo sia oggetto di investimenti aziendali volti a migliorare e ottimizzare le capacità produttive dello stesso. In questa fase di transizione che approderà all’abbandono definitivo del carbone, questo impianto diventa strategico per tutta l’Umbria e funzionale. Pertanto necessita di un’attenzione particolare da parte di Enel e Regione che dovranno investire adeguatamente su questo presidio per evitare che nel giro di poco tempo risulti obsoleto”.