Categorie: Istituzioni Perugia

Start up e Umbria Creativa / Presentata la chiusura della call con Sviluppumbria

Start up e imprese creative questa mattina a Palazzo Donini per la chiusura della call del Web Fest dedicato alle Imprese Creative”, aperta dal 2 al 24 Ottobre, con l’obiettivo di intercettare i portatori sani di idee e mettere in mostra la loro progettualità durante il prossimo 7 novembre. L’apposita Call ha dato la possibilità a Start up e imprese creative di presentare i progetti ai protagonisti dell’innovazione. Il programma prevede la realizzazione di alcuni incontri aperti a giovani creativi, imprese e soggetti potenzialmente interessati che possano fare rete, costruendo un network locale, nazionale ed internazionale che costituisca anche elemento di aggregazione e catalizzazione della creatività del territorio regionale, evitando così fenomeni negativi di dispersione e disaggregazione. L’Umbria diventerà una fucina di idee e buone pratiche, un luogo fertile per lo sviluppo dell’industria creativa, capace di generare imprese ed investimenti nel territorio regionale.

Il progetto rientra in un disegno più ampio ideato da Sviluppumbria, nell’ambito della misura “Marketing territoriale”, che prevede anche un’azione specifica sul tema della riqualificazione urbana e della rinascita dei borghi e dei centri storici della Regione, secondo anche quanto previsto dal progetto operativo approvato dalla Regione Umbria. “Sviluppumbria vuole essere sempre di più l’agenzia multifunzione della Regione Umbria – ha dichiarato in conferenza stampa il direttore Mauro Agostini -. Anche per questo abbiamo deciso di partecipare all’iniziativa di Umbria Creativa con Alessandro Riccini Ricci. Vogliamo così rivolgerci alla parte più innovativa, dinamica e frizzante della nostra regione, facendo anche marketing territoriale. La grande crisi del 2008 ha bloccato lo sviluppo economico, ma ora è importante provare a capire quali siano realmente i progetti più attrattivi. L’unico elemento che può fare la differenza è l’innovazione, non solo in senso tecnologico, ma anche come ideazione, come capacità di affrontare delle sfide nuove, come elemento diffuso e non chiuso nei recinti di un’azienda. Un progetto di questo genere non si risolve in una settimana, ma si vuole proiettare negli anni, intercettando la programmazione dei fondi strutturali. In questo disegno entrano di diritto gli incubatori di impresa, e restiamo al dell’Università che ha fatto una scelta importante scegliendo nel suo progetto la zona di Santa Lucia”.

L’idea di Umbria Creativa nasce seguendo la prospettiva della definizione di un nuovo modello di sviluppo, che miri a evidenziare il ruolo centrale dei luoghi storici come poli di attrazione di funzioni e di attività economiche, ma anche di residenzialità. E’ dunque il coinvolgimento delle città intese come driver fondamentali nella prospettiva del prossimo futuro una delle tematiche al centro dell’evento. La varietà umbra fa da propulsore: da una parte Perugia, con una struttura urbanistica che vede un centro storico antico e una vasta periferia fatta di centri “satellite” dove risiede oltre il 90% della popolazione residente; dall’altra parte Terni, che assume i connotati di un nuovo modello di sviluppo che si innerva nel solido substrato della tradizione industriale. “Vogliamo raccontare cos’è l’impresa creativa – ha detto a riguardo il Direttore Creativo di Festival IMMaginario, Alessandro Riccini Ricci – “lanciando una call e sfruttando le idee che arrivano dal nostro territorio. Questo significa comprendere le tendenze attraverso ciò che il territorio esprime, pensare a come una città può rigenerarsi”. Una progettualità che include anche l’internazionalizzazione, come rimarcato anche da Riccini Ricci, grazie all’elaborazione della call e della comunicazione anche in lingua inglese, e alla visibilità che se ne è data all’estero, in particolare tramite la comunicazione fatta ai partner di progetti transnazionali in cui Sviluppumbria è partner o capofila (Leonardo BPlan II, SEE JEWEL, Interreg IV C BOO GAMES, Interreg IV C ZEN). In particolare per il progetto BOO GAMES sarà ospite il Partner CSP di Torino e la presentazione della Best Practice Guide. Per l’evento del 7 novembre sono stati inoltre invitati alcuni giornalisti, anche di fama internazionale.

L’evento il Web Fest dedicato alle Imprese Creative si terrà quindi il 7 Novembre, nell’ambito del Festival IMMaginario (www.festivalimmaginario.it), che si svolgerà a Perugia dal 3 al 9 Novembre: l’ex Sala Borsa Merci accoglierà i progetti selezionati, che avranno l’opportunità di presentare a una platea qualificata (esperti del settore, amministrazioni pubbliche, investitori istituzionali e investitori privati) idee e progetti imprenditoriali, che prevedono l’utilizzo di tecnologie innovative applicate ai set­to­ri culturali tradizionali (mu­si­ca, tea­tro, cinema, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale), all’artigianato tradizionale e artistico, de­si­gn, architettura, gra­fi­ca e moda. L’obiettivo sarà quello di valorizzare le imprese creative con vocazione culturale nate sul territorio regionale, mettere in mostra le loro potenzialità e favorire opportunità di insediamento e di collaborazione, anche in rete con imprese estere.

Sempre nella giornata del 7 Novembre entrerà nella fase decisiva Start Cup Umbria 2014,lacompetizione tra idee imprenditoriali innovative. Obiettivo del Premio è quello di sostenere la ricerca e l’innovazione tecnologica finalizzata allo sviluppo economico della Regione Umbria. Intende diffondere la cultura d’impresa nel territorio e promuovere la nascita di imprese ad alto contenuto di conoscenza. A parlarne in conferenza stampa era presente il Prof. Loris Nadotti, dell’Università degli Studi di Perugia. “Siamo profondamente convinti di questo percorso, e abbiamo notato dai risultati della ricerca che l’innovazione è necessaria in tutti gli ambiti. Undici anni fa sapevamo ben poco di cosa fosse uno spin off della ricerca. Ora presentiamo Start Cup, un premio dato ai migliori progetti nati dalla ricerca universitaria. Sono imprese che danno da lavorare e che hanno cambiato il loro stesso orientamento. Non saranno le start up innovative a rilanciare l’economia in Italia, ma sono importanti per creare un nuovo clima culturale.”