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Stangata Imu e sprechi pubblici pesano sulle spalle dei ternani

Claudio Pace (*)

La stangata del’IMU ex-ICI può diventare più onerosa per i cittadini ternani, anche se solo proprietari della prima casa, qualora il comune, imitando il governo Monti (bravissimo ad aumentare le tasse sui soliti noti mentre sul piano dei tagli sostanziali agli sprechi pubblici …) intendesse aumentare l’aliquota per far quadrare i conti che in altri modi non riesce proprio a fare, vedi la questione de vecchio mercato coperto, nessuno ne parla più ma come è andata a finire? E’ stato venduto, non è stato venduto, sono state pagate penali, si continuano a pagare?

Eppure la maggioranza è sempre li a rinnovare promesse di un futuro migliore, a dare spettacoli di equilibrismo politico interno, con i consiglieri di maggioranza super critici quasi fossero consiglieri di opposizione mentre la gente, ormai sfiduciata, subisce quella che tanti definiscono, la tassa occulta degli autovelox, i permessi dei disabili utilizzati per portare i figli sanissimi fin sotto il portone del liceo classico o della scuola media Leonardo Da Vinci in piena zona riservata ai pedoni e talvolta sotto l’occhio indifferente dei vigili urbani quando presenti sul posto, le isole ecologiche e le piazzette( ex isole) del centro trasformate in piccole discariche, i Pilomat del costo di circa 18.000 cadauno più relative spese di manutenzione, messi li nella piazza come elementi di decoro urbano a quanto pare , nulla più, mentre le spazzatrici in Via Garibaldi e nelle altre vie del centro storico continuano a fare il loro servizio di notte per far sentire la loro vicinanza rumorosa agli ormai rassegnati abitanti della zona.

Eppure tante cose potrebbero essere fatte, per cercare di tagliare le spese, piccole cose che se sommate insieme potrebbero essere un segnale di un inversione di tendenza.

Per fare qualche esempio pratico:

Far fornire a prezzo di costo al canile municipale i farmaci tramite l’ASFM, piuttosto che spendere diverse migliaia di euro per un appalto di facile preda dei concorrenti privati;

Affidare la gestione dei servizi di disinfestazione dei topi e delle zanzare all’ASM sua partecipata che si spera possa essere più trasparente ed economica ed efficiente di quanto hanno fatto l’anno scorso gli uffici comunali, che hanno disinfestato e chissà come, quando ormai le larve erano già insetti;
Armonizzare le competenze dei servizi gestiti dal comune con quelle delle circoscrizioni, intanto che esistono e producono costi, per evitare che si facciano le stesse cose due volte e a metà con doppia spesa nel caso del taglio dell’erba sui cigli delle strade.

Di esempi se ne potrebbero fare tanti ma è importante ribadire che se il comune di Terni scegliesse la comoda strada dell’aumento dell’aliquota ICI mantenendo una macchina amministrativa con diciotto dirigenti , un segretario comunale e un direttore generale che piglia tre volte più del sindaco, il malcontento della gente diventerà molto più difficile da gestire, ma soprattutto arrivato al massimo di quello che si può prelevare e continuando ad avere questa scarsa efficienza e produttività, si rischia un default, che non è una cosa piacevole per nessuno , ne è di consolazione prendersela con i tagli del precedente governo Berlusconi o con i derivati e le altre spese effettuate della precedente giunta Raffaelli.

(*) Responsabile Mrn per l'Umbria