Ale. Chi.
Quando si dice che “l'amore non è bello se non è litigarello” di certo non ci si riferisce al comportamento di C. F., perugino di 34 anni, che ha perseguitato fino allo sfinimento la sua ex compagna, tanto da compiere gesti così pericolosi ed insistenti che la donna si è vista costretta a denunciarlo ai carabinieri di Castel del Piano. La segnalazione ha poi condotto agli arresti domiciliari dell'uomo, accusato di stalking.
Un amore morboso – Una relazione sentimentale durata circa 6 anni, poi la rottura. Ma C. F. non se ne fa una ragione, e comincia a perseguitare la ex compagna, un'italiana di 35 anni, fino ad arrivare alle minacce. L'uomo, per lungo tempo, mandava alla donna anche più di 1400 sms al giorno, pedinandola in ogni suo spostamento sia a piedi che in auto, appostandosi davanti al luogo di lavoro ed in altri luoghi da lei frequentati, interferendo gravemente nella nuova relazione che la ex compagna aveva da poco iniziato, minacciando anche il nuovo fidanzato, intimandola che avrebbe messo su youtube i filmati che lui stesso aveva registrato e che riprendevano la vita della nuova coppia. I fatti hanno poi preso una brutta piega all'inizio del mese di marzo, quando C.F., sorprendendo la sua ex ed il nuovo compagno assieme in auto, ha frantumato con un pugno uno dei finestrini, costringendo i due ad una fuga per scappare dalla violenta reazione. Ancora, alcuni giorni dopo, ha fatto esplodere una bomba carta sul portone d'ingresso della vittima ed incendiato la sua auto. Le indagini condotte dai CC di Castel del Piano hanno permesso di raccogliere gravi e precisi indizi a carico di C.F., nei confronti del quale è stata richiesta la misura della custodia cautelare, avvallata dalla Procura e disposta dall'Ufficio GIP del Tribunale di Perugia. Altra accusa a carico dell'uomo è quella di danneggiamento, per aver incendiato l'auto della su ex compagna e per aver frantumato con un pugno il finestrino della macchina del nuovo fidanzato, oltre che per aver fatto esplodere l'ordigno artigianale.
Ma non è finita qui: sembra che l'uomo si sia introdotto all'interno del garage della sua ex, impossessandosi di documenti e di un reggiseno che la donna teneva all'interno della sua macchina. Adesso C. F. dovrà scrupolosamente attenersi a quanto disposto dal tribunale, evitando qualsiasi contatto telefonico, telematico o di qualsiasi altra natura con persone diverse dai suoi familiari con lui conviventi.
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