L’arresto è scattato ieri pomeriggio a Passignano sul Trasimeno, località di residenza di tutti i protagonisti della vicenda. L.P. classe 78, già noto alle forze dell’ordine, è adesso in carcere con la pesante accusa di stalking. Secondo gli uomini della squadra mobile di Perugia infatti l’uomo con il suo atteggiamento avrebbe generato, in una giovane cubana, dipendente di un bar della zona, un costante e grave stato d’ansia. La donna si sentiva braccata, tempestata da continui sms e telefonate di minacce. Dopo una relazione intrattenuta con il suo persecutore, aveva infatti deciso di lasciarlo e da li si era scatenato l’accanimento. L’uomo pensando di poterla riconquistare, l’aveva invece fatta piombare in uno stato di angoscia e paura spingendola anche ad abbandonare il posto di lavoro e cambiare le sue abitudini di vita. Le minacce alla donna non si erano però fermate, arrivando a toccare anche la sua sfera di relazioni personali. Tra queste anche l’allora datore di lavoro che era stato “diffidato” dal farla ancora esercitare e persino l’avvocato della giovane, più volte oggetto delle “attenzioni” minatorie.