Il proprietario di alcuni esercizi commerciali cittadini, un 44enne di origini umbre, è stato denunciato nel fine settimana dalla Seconda Sezione della Squadra Mobile per stalking, accensione pericolosa di petardi e danneggiamento. Gli agenti, sulla base di una denuncia sporta nei suoi confronti, a fine ottobre, dalla ex-convivente, nonché ex-dipendente – una ragazza rumena di 33 anni – hanno avviato delle brevi indagini che hanno confermato quanto raccontato dalla giovane.
A fine maggio, la ragazza si era presentata presso uno dei locali dell’uomo per cercare lavoro ed era stata assunta, dopo poco tempo tra loro era nato anche un rapporto di tipo affettivo, sfociato in una convivenza, durata però solo un’estate, a fine settembre era già tutto finito. La ragazza infatti dichiarerà più tardi alla Polizia che non tollerava i comportamenti ossessivi e possessivi dell’uomo e così aveva deciso di lasciarlo. Il licenziamento è stata solo la prima conseguenza della sua decisione, non condivisa dall’uomo. Ad ottobre, le viene incendiata la macchina e lei sporge denuncia contro ignoti. All’inizio di novembre scritte ingiuriose ed offensive ricoprono le mura dell’androne del palazzo in cui abita, palazzo in cui si entra solo digitando un codice, noto solo agli inquilini. Sempre nella stessa notte in cui sono apparse le scritte, un petardo incendia la porta d’ingresso dell’appartamento della ragazza. Non contento l’uomo, si presenta anche al nuovo datore di lavoro della ragazza, per dirgli di licenziarla.
A questo punto, in base alle testimonianze ed agli elementi raccolti, gli agenti si presentano all’abitazione dell’uomo e durante la perquisizione, estesa anche alla sua auto, trovano un bastone estensibile in metallo di tipo vietato; è stato denunciato anche per possesso di arma impropria. Le indagini proseguono per identificare gli autori dell’incendio dell’autovettura della ragazza.