Orvieto

Stagione teatrale, al “Mancinelli” 10 spettacoli ed il concerto di Masini

Teatro ma anche musica per la stagione teatrale 2021 – 2022 del “Mancinelli” di Orvieto, racchiusa nel titolo “Chi è di scena”. Il ricco cartellone, sotto la direzione artistica di Pino Strabioli, è stato presentato insieme al sindaco Roberta Tardani.

Una stagione teatrale – finanziata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto – ricca di appuntamenti ma in realtà ancora condizionata dall’incertezza sull’andamento della situazione sanitaria e dalle limitazioni anti contagio. Proprio per questo sarà suddivisa in due “tempi”.

Da ottobre a dicembre sono previsti 5 spettacoli, tra cui una Prima nazionale, più un grande appuntamento musicale.

Si comincia il 9-10 ottobre con “In vino veritas”, un omaggio al vino in una città del vino che vedrà protagonista Vinicio Marchioni il quale alternerà racconti personali, poesie e storie riprese dai miti classici ispirati al nettare degli Dei intervallati dalla musica di dischi d’epoca. Prima dello spettacolo, in tema con la serata, sarà offerta agli spettatori una degustazione dei vini di Orvieto a cura del Consorzio Orvieto Doc come brindisi beneaugurante alla nuova stagione del teatro Mancinelli.

Il 19-20 ottobre sarà la volta di Monica Guerritore che firma anche la regia de “L’anima buona di Sezuan”, l’opera teatrale di Bertolt Brecht.

Il 12 novembre spazio alla musica con la data zero dell’atteso tour “30th Anniversary” di Marco Masini con cui il cantautore toscano, vincitore di Sanremo nel 2004, inizia il suo viaggio nei teatri di tutta Italia per celebrare i 30 anni di carriera.

Il 20 e 21 novembre in prima nazionale, Vincenzo Salemme, ormai affezionato ad Orvieto e al suo pubblico, torna al Mancinelli con il suo ultimo divertentissimo spettacolo Napoletano? E famme ‘na pizza”.

Il 12 dicembre sarà la volta di Pino Strabioli, attore e conduttore tv, che porta in scena lo spettacolo tratto dal suo libro “Sempre fiori mai un fioraio” come omaggio a Paolo Poli.

Chiuderà la prima parte della stagione il 18 e 19 dicembre Elena Sofia Ricci con La dolce ala della giovinezza”, testo del drammaturgo Tennesee Williams.

Nella seconda parte della stagione, da gennaio ad aprile 2022, il cartellone sarà completato da altri 5 spettacoli che avranno come protagonisti altri importanti nomi del teatro e della televisione: Umberto Orsini e Franco Branciaroli, Paolo Conticini, Yari Gugliucci, Veronica Pivetti, Nancy Brilli e Chiara Noschese.

“Finalmente tornano a riaccendersi le luci del Mancinelli anche per la prosa – ha detto Pino Strabiolicon una stagione che mette insieme grandi nomi del teatro, del cinema e della televisione per garantire al pubblico un’offerta variegata e per tutti i gusti: da Monica Guerritore a Elena Sofia Ricci, che porteranno sul palcoscenico le opere di Brecht e Williams, passando per Vinicio Marchioni e la commedia di Vincenzo Salemme, un amico di Orvieto, che da questo teatro ha fatto partire i suoi più grandi successi poi portati sul grande schermo. E poi ci sarà spazio anche per la grande musica con la data zero del tour di Marco Masini che qui, con un emozionante concerto per piano e voce, inizierà i festeggiamenti per i suoi 30 anni di carriera.

Questo sarà il cartellone del ‘primo tempo’ della nuova stagione del Mancinelli – ha aggiunto il direttore artistico – in attesa di poter confermare anche il ‘secondo tempo’ che è stato pianificato per il 2022 con altri cinque spettacoli e altri importanti nomi. C’è ancora molta incertezza su quello che sarà l’andamento della situazione sanitaria e su quali saranno le future disposizioni per i teatri, per questo ci si sta muovendo con cautela, le compagnie in primis, senza programmi a lungo termine.

In accordo con l’Amministrazione Comunale, vista la capienza dimezzata del teatro, abbiamo deciso anche di non prevedere per quest’anno formule di abbonamento e consentire quindi a più persone possibile di venire al Mancinelli.

Il titolo della stagione – ha spiegato infine Strabioli – vuole essere un omaggio a tutti gli artisti e i lavoratori dello spettacolo che per più di un anno sono stati tenuti lontano dalla loro casa, il teatro, e che ora possono tornare ai gesti quotidiani e familiari, come la voce di un direttore di scena, e a quella emozionante e straordinaria normalità di salire su un palcoscenico”.

“Per noi, per il pubblico – ha detto il Sindaco Roberta Tardani che non ha nascosto di sentirsi particolarmente emozionata per il ritorno della prosa al Teatro Mancinelli – il ‘chi è di scena’ diventa un interrogativo che stimola la curiosità a scoprire chi ci sarà dietro quel sipario che torna ad aprirsi e quindi a spostare una volta per tutte l’attenzione dal contenitore al contenuto. Il Teatro Mancinelli, infatti, dopo il lockdown e le successive restrizioni è sempre stato aperto ospitando la musica lirica, classica, il cinema e tanti altri appuntamenti, vincendo pure un premio europeo per le migliori pratiche utilizzate in tempo di Covid.

Ora torna ad accogliere anche la prosa, sicuramente un nuovo inizio che come Amministrazione avevamo pianificato già altre due volte, a febbraio e ottobre 2020, prima di essere fermati dall’emergenza sanitaria. La stagione riparte con un cartellone accattivante e una gestione diretta da parte del Comune che ci consentirà, come abbiamo sempre detto, di garantirne un’alta qualità dell’offerta artistica e culturale ma anche la sostenibilità economica.

La decisione di mettere in liquidazione la TeMa – ha sottolineato – non ha assolutamente voluto archiviare oltre 20 anni di storia, esperienze, professionalità e tantomeno l’impegno di chi voleva il bene del nostro teatro ma ha sancito che quel modello di gestione non era più sostenibile.

Ringrazio Pino Strabioli che si è messo nuovamente a disposizione della città a dimostrazione del fatto che chi vuole bene a Orvieto e al teatro lo fa al di là delle polemiche di natura politica. Entro l’anno, in un’ottica di sviluppo complessivo degli spazi della città, procederemo al bando di gestione integrata che comprenderà il teatro Mancinelli, il palazzo del Popolo, l’ufficio turistico e, quando scadrà l’attuale concessione, anche la Torre del Moro.

Mi auguro – ha concluso – che dopo questi lunghi mesi di stop, la tanta voglia di teatro che abbiamo percepito in questo periodo possa trovare finalmente appagamento e che il Mancinelli, ridotto nella capienza al 50% per un totale di circa 260 posti, possa essere sempre pieno. Noi, insieme al direttore artistico Strabioli e grazie al prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, abbiamo messo in piedi un programma di assoluto rilievo e gli spettacoli si svolgeranno in piena sicurezza nel rispetto di tutte le disposizioni. Ora tocca alla città rispondere al ‘chi è di scena’ e tornare a riempire il teatro”.