Terni

Stadio e clinica, Bandecchi e la Ternana alla finestra | Terni ‘spera’ tra molti dubbi e poche certezze

Tutti vogliono il nuovo stadio Liberati, il cui progetto preliminare è già stato presentato dalla Ternana Calcio. Tutti e soprattutto i tifosi che, nel pomeriggio di oggi 21 aprile, si sono presentati sotto Palazzo Spada per lanciare un segnale al consiglio comunale, riunito in assemblea straordinaria proprio per affrontare la questione stadio-clinica. Nel consiglio straordinario di oggi è stato approvato un atto di indirizzo che impegni la Giunta a spingere in Regione per un ‘sì’ al progetto di Stefano Bandecchi

Stadio-clinica

Il nodo da sciogliere è proprio questo, il fatto che la realizzazione dello stadio è legata a quella della clinica privata che il presidente della Ternana Calcio, Stefano Bandecchi, vorrebbe realizzare a Terni. L’iter dello stadio è alla fase del progetto preliminare dello studio di fattibilità e, dal 23 febbraio scorso, il consiglio ha 90 giorni di tempo per votare l’interesse pubblico del progetto. A questo punto la Ternana avrebbe 90 giorni per presentare il progetto definitivo che sarebbe poi sottoposto alla conferenza regionale dei servizi che avrà 180 giorni per dare il via libero definitivo.

Caos clinica

Il problema, invece, potrebbe nascere proprio in merito alla realizzazione della clinica. Il presidente Bandecchi vorrebbe un accreditamento della struttura prima che questa possa essere realizzata, ma la normativa parla chiaro. Secondo il Decreto Legge 95 del 2012 e il Decreto Legge 502 del ’92 prima deve essere costruita la clinica e poi deve essere avviato l’iter di accreditamento per le convenzioni.

Vertice sindaco-Ternana

La questione si pone anche a livello politico, visto che sarà proprio la Regione ‘arbitro’ della partita. Il fatto che il sindaco di Terni e il Governo della Regione siano entrambi della Lega complica ulteriormente le cose e il sindaco, Leonardo Latini, ha incontrato questa mattina la Ternana Calcio per studiare una possibile soluzione con l’approvazione dell’interesse pubblico. La speranza è che si possa concedere l’accreditamento su progetto senza realizzare la struttura prima della richiesta.