Perugia

Stadio Curi: il progetto, gli investitori, la “cattività” a Gubbio

Nuovo stadio Curi, Massimiliano Santopadre esce allo scoperto. Il giorno dopo l’annuncio ufficiale della firma con la cordata di imprenditori interessata a realizzare il nuovo impianto a Pian di Massiano, il presidente del Perugia, in una intervista rilasciata in esclusiva a Marco Taccucci e trasmessa venerdì sera nella puntata de “L’Anticipo”, ha parlato del progetto che sarà presentato in Comune.

Il nuovo Curi

Un impianto moderno, che non sarà utilizzato soltanto per le partite. Al suo interno, infatti, ci sarà un’area commerciali, bar, ristorante e un albergo sul lato dell’attuale Gradinata, con vista verso la città di Perugia e sul terreno di gioco. E poi l’organizzazione di eventi. Da qui gli introiti per il Perugia Calcio: “Far vivere tutta la settimana un impianto meraviglioso”, ha detto Santopadre.

Il Grifo due anni a Gubbio

Santopadre ha confermato i contatti con il presidente del Gubbio per far giocare il Perugia al Barbetti il tempo in cui a Pian di Massiano ci sarà il cantiere. Due anni il tempo previsto per realizzare il nuovo impianto. Con i costi che sarebbero molto più sostenuti per garantire le condizioni di sicurezza nel caso in cui si fosse optato per disputare comunque le partite nel cantiere del Curi.

L’indennizzo

Il Perugia riceverà un indennizzo per andare a giocare altrove. Il presidente Santopadre non ha svelato l’importo, ma si parla di 2 milioni e mezzo di euro come risarcimento degli incassi mancati e delle spese aggiuntive per due stagioni. “Non era solo un problema economico” ha precisato Santopadre. Affermando di essere ancora preoccupato nel dover far giocare il Perugia “in trasferta” anche le gare interne. “Ci aiuteranno nella parte economica” ha comunque confermato il presidente.

Trattativa di 8 mesi

“Non vedo complicanze gravi per bloccare il progetto” ha detto Santopadre a proposito dell’iter. Svelando: “Sono 8-9 mesi che in silenzio facciamo tutti i passaggi”. Tempo in cui c’è stato “un parlare importante£ con le istituzioni.

Possibile ampliamento della compagine societaria

Santopadre non ha nascosto l’auspicio che alcuni degli imprenditori della cordata interessata alla realizzazione del nuovo Curi possano essere coinvolti anche nella parte tecnica. “Oggi – ha detto – manca l’ultimo tassello: creare una compagina, con o senza Santopadre, che possa creare un futuro importante per il club”.

E ancora: “Sogno e sognavo la Serie A. Però, calma. Spero che lo stadio mi possa aiutare ad avvicinare persone importanti”.

La cordata di imprenditori

Confermato il coinvolgimento nella cordata di Giuseppe Benni, amministratore delegato della King Sport & Style Spa. Altri imprenditori sono perugini. L’aumento dei costi legato anche all’attuale situazione economica mondiale (si parla di un investimento superiore ai 50 milioni di euro) potrebbe portare anche al coinvolgimento di capitali stranieri.

I tempi e l’iter

Santopadre ha annunciato che entro due mesi al massimo il progetto sarà presentato pubblicamente. In una cerimonia alla quale confida siano presenti anche Gravina e Balata.

Santopadre non vede particolari problemi burocratici, anche perché assicura che in questi mesi sono stati fatti tutti i passaggi necessari. Se non ci saranno intoppi, il Perugia potrebbe giocare nel nuovo stadio tra quattro anni.

Certo, una volta presentato il progetto in Comune deve essere fatta la gara di appalto, aggiudicati i lavori, prima di poter posare la prima pietra del nuovo Curi.

Messaggio ai tifosi

Infine, Santopadre ha risposto alla domanda di Taccucci sulle contestazioni dei tifosi. Parlando di “dispiacere”, perché vengono “da persone a cui ho sempre voluto bene”.

“Capisco anche le loro motivazioni” ha detto. Aggiungendo: “E’ uno stimolo, vorrei che smettessero per i risultati sul campo”. E concludendo: “Le critiche stanno facendo parte della mia vita quotidiana e le accetto. Certo, non mi fanno piacere…”.